Nicola Riezzo. A 25 anni dalla morte del Servo di Dio: sacerdote compenetrato dal divino

Nicola Riezzo. A 25 anni dalla morte del Servo di Dio: sacerdote compenetrato dal divino

articolo ripreso da portalecce

Il 7 ottobre 2008, nella chiesa matrice di Squinzano, alla presenza di mons. Vito De Grisantis, allora vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, dei vicari generali di Lecce, Otranto e Castellaneta, di numerosi sacerdoti, delle autorità cittadine e di numerosissimi fedeli, mons. Cosmo Francesco Ruppi, arcivescovo metropolita di Lecce, chiuse la sessione del processo diocesano sulla vita, virtù e fama di santità del Servo di Dio Nicola Riezzo, dopo tre anni di intenso lavoro condotto dalla Postulazione e dal Tribunale diocesano.

 

 

La causa di canonizzazione era stata aperta dall’arcivescovo Ruppi il 27 giugno 2005 e da allora il sottoscritto in qualità di Postulatore, coadiuvato da una commissione storica, avviò ricerche nei luoghi dove il Servo di Dio visse e svolse il suo ministero: Squinzano, seminario regionale di Molfetta, diocesi di Castellaneta, arcidiocesi di Otranto, diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca. Contemporaneamente a dette ricerche, il Tribunale, presieduto dal compianto mons. Antonio Caricato procedette all’esame di testimoni, vescovi, sacerdoti e laici che, a diverso titolo, avevano conosciuto il Servo di Dio e collaborato con lui nell’apostolato. Una seconda commissione teologica passò in esame gli scritti magisteriali di mons. Riezzo, riconducibili al suo episcopato di Castellaneta e di Otranto, numerose omelie e altri scritti a carattere spirituale e pastorale.

Dalle tante ricerche e testimonianze, la figura di mons. Riezzo si è delineata chiara e nitida in tutta la sua ricchezza di virtù umane, cristiane e sacerdotali, vissute quotidianamente in quella semplicità e umiltà che lo hanno caratterizzato. È balzata fuori una figura di sacerdote e vescovo pienamente compenetrata dal divino, dal soprannaturale e nello stesso tempo costantemente attenta alle persone, ai loro bisogni spirituali e materiali. Uno spirito assorto nella preghiera, sempre pronto all’ascolto, esercitato nella meditazione della Parola di Dio e della Chiesa, discreto e prudente nel parlare, costituiscono l’identikit essenziale del Servo di Dio. Gesti semplici di cordialità e di carità scaturivano dal suo cuore con assoluta naturalezza.

La città di Squinzano, dove riposano le sue spoglie mortali, in occasione dei 25 anni dalla sua morte, vuole ricordarlo domani 5 ottobre alle 19 (auditorium “Giovanni Paolo II”) con una serata di riflessione e testimonianze sulla sua figura, con una solenne celebrazione (venerdì in chiesa madre alle 19) presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia e con un pellegrinaggio a Otranto domenica 8 ottobre (partenza alle 15,30 dal piazzale della chiesa di Mater Domini), sede per tanti anni del suo ministero episcopale, organizzato dal parroco don Alessandro Scevola.     

Per chiunque lo ha conosciuto di persona, mons. Nicola Riezzo è stato un padre e un pastore esemplare oltre che una guida spirituale sicura, per tutti un esempio e un intercessore presso Dio.

 

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