Direttore dell’Ufficio il Geometra Francesco Moretto
email pec: ufficiotecnico@pec.diocesilecce.org
email peo: ufficiotecnico@diocesilecce.org
Tel. 0832 – 1560610 (interno 6058)
La pagina che state visitando presenta brevemente l’ufficio e fornisce un modo veloce per i parroci di avere accesso ai documenti/moduli per richiedere i servizi dell’Ufficio.
Gli approfondimenti dei progetti sono sul sito dedicato all’Ufficio Tecnico
Norme per i reverendi Parroci
- Si rammenta che non possono essere realizzati interventi su beni sottoposti a vincolo senza le necessarie autorizzazioni, sia da parte delle competenti Soprintendenze sia dall’autorità ecclesiastica. Il DL n.42 del 22.02.04, all’art. 169, prevede queste sanzioni: “è punito con l’arresto da sei mesi ad un anno e con l’ammenda da euro 775 a euro 38.734,50.” Le pene previste sono inoltre regolate dall’art. 650 del Codice Penale.
- Deve essere chiaro che le autorizzazioni della competente Soprintendenza su beni sottoposti a vincolo sono necessarie ma non sufficienti: le autorizzazioni definitive su beni di proprietà ecclesiastica debbono essere rilasciate dall’autorità ecclesiastica. Ne consegue che tutte le eventuali variazioni al progetto originario devono essere dapprima notificate all’Ufficio competente impegnato a rilasciare dichiarazione di congruità. Inoltre la presentazione di progetti eventualmente concordati direttamente con i funzionari delle Soprintendenze potrebbero non essere valutati positivamente dalla Commissione Diocesana.
- Si ricorda che sulla base del D.L. 156 del 2006, art. 2, la durata della validità delle autorizzazioni è di cinque anni: trascorso tale periodo, senza aver iniziato i lavori, la prassi è di ripresentare il progetto con eventuali modifiche.
- Si ricorda che la richiesta deve essere presentata all’Ordinario Diocesano in unica copia; per interventi su beni architettonici il progetto deve essere presentato all’Ufficio in quadruplice copia; sono necessarie cinque copie se il progetto prevede scavi, dato che in quest’ultimo caso deve essere fatta richiesta di autorizzazione anche alla Soprintendenza Archeologica. Il progetto, a firma di un architetto, deve contenere almeno: una breve relazione storica; una relazione di progetto, la necessaria documentazione fotografica, le tavole di rilievo alla scala 1:50 e il computo metrico estimativo. Non è di norma sufficiente la firma del solo ingegnere per presentare i progetti. Infine se il progetto prevede interventi di restauro, serve anche la relazione a firma di un restauratore accreditato.
- Per i beni storico – artistici le copie da presentare sono due, con questa documentazione necessaria: documentazione fotografica in originale corredate da riprese in fluorescenza UV e in IR; relazione di progetto da parte di un restauratore riconosciuto dall’Ufficio e dalla competente Soprintendenza.
- E’ bene che il Parroco, sin dall’inizio, chieda se intende avvalersi delle agevolazioni fiscali e dell’eventuale contributo ministeriale: tali richieste devono essere inoltrate contestualmente a quella di autorizzazione.
- I Reverendi Parroci tengano presente che le autorizzazioni vengono emesse circa 120 giorni dopo la data presentazione del progetto alla competente Soprintendenza; eventuali urgenze devono essere motivate in via eccezionale.
- Per il restauro degli Organi: la prassi diocesana, decisa dalla sottocommissione “Musica per la Liturgia”, è la seguente: richiesta all’Ufficio per il restauro; un componente della Sottocommissione, dopo aver consultato l’archivio, delinea il progetto; vengono scelti dal Parroco tre restauratori che redigono il progetto con relativa proposta economica; questi vengono valutati e uno solo, in accordo col Parroco, verrà inoltrato al Segretariato Regionale per la Lombardia, che attualmente è l’organo competente per il rilascio delle autorizzazioni. Anche in questo caso, per l’eventuale richiesta di contributi o agevolazioni fiscali, è necessario che il Parroco s’intenda col Delegato.
- Anche per i beni librari e archivistici per procedere al loro restauro è necessario presentare richiesta con progetto a firma di restauratore accreditato in duplice copia per ottenere la necessaria autorizzazione anche degli organi ministeriali competenti.
- In linea di principio non possono essere accettate le “urgenze”: Commissione ed Ufficio devono avere a disposizione un tempo congruo per la necessaria valutazione dei singoli progetti. Non verranno accettati progetti mancanti delle schede tecniche dei materiali che si intendono utilizzare con l’indicazione delle concentrazioni e neppure affermazioni come “verrà deciso con la DL”. Il progetto deve avere il carattere dell’esecutività.
- Per le Verifiche di Interesse Culturale (VIC) è necessario rapportarsi con l’Ufficio per definire la documentazione necessaria e si invita a consultare il documento VERIFICA DELL’INTERESSE CULTURALE_LINEE GUIDA nell’area Download; purtroppo le risposte dal Ministero attualmente sono in forte ritardo.
- La richiesta di alienazione è successiva alla VIC e costituisce una pratica con una propria istruttoria. Solo dopo aver ricevuto il decreto con indicazione di vincolo, sulla base dell’Art. 57 del DL 42/2004, si richiede di preparare la documentazione secondo il fac simile RICHIESTA DI VENDITA_LINEE GUIDA contenuta nell’area download. Tale richiesta viene inoltrata dal Delegato Vescovile al Segretariato Regionale del Ministero, che provvederà a rilasciare la relativa autorizzazione.
- In caso di furto, il Parroco è tenuto a inviare all’Ufficio copia della denuncia corredata dalla documentazione fotografica per segnalarlo alla competente Soprintendenza. Qualsiasi ripresa, fotografica, video o con altri mezzi, concernente i beni culturali di enti ecclesiali della Diocesi, è soggetta alla preventiva autorizzazione da parte dell’Ordinario o del Delegato Vescovile per i Beni Culturali Ecclesiastici. Si invita a consultare nella sezione download il documento DISPOSIZIONI E MODULO PER LA RIPRODUZIONE DI IMMAGINI. A puro scopo esplicativo, ma non esaustivo, elenchiamo i beni soggetti a tale normativa:
- Gli edifici sacri (le chiese) siano essi aperti al culto come temporaneamente chiusi;
- Ogni edificio e quanto in esso contenuto, sia che ricada nella legislazione statale soggetta alla disciplina della legge n.633 del 22.04.1941 e successive modifiche, d. lgs. N. 42 del 22 gennaio 2004, Intesa CEI del 26 gennaio 2005, sia come libera da tali vincoli.
- I quadri, le tele, gli affreschi, le statue, i paramenti, gli organi e gli altri arredi sacri delle chiese e di ogni altro ente (ad esempio il Seminario Vescovile);
- L’Ufficio, aperto al pubblico nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9 alle ore 12. Si invitano i Reverendi Parroci ad attenersi agli orari e si fa presente che le altre mattine si riceve solo su appuntamento. L’Ufficio è pienamente disponibile a suggerimenti di qualsiasi tipo, ma non può sostituirsi ai professionisti incaricati dalla Parrocchia poiché non può svolgere per legge la duplice funzione di controllore e controllato.
PROMEMORIA DOCUMENTAZIONE VERIFICA DI INTERESSE CULTURALE (V.I.C.)
Al fine di una corretta presentazione della pratica, che altrimenti rimarrebbe inevasa, la S.V., al fine della richiesta alla Soprintendenza di rilascio del V.I.C., dovrà trasmettere la seguente documentazione:
- Istanza rivolta all’ufficio BB.CC.EE. dell’Arcidiocesi di Lecce;
- Scheda V.I.C. (formato cartaceo e digitale *.PDF) debitamente compilata;
0 Estratto di mappa catastale con perimetrazione in rosso dell’immobile interessato (formato cartaceo A4 e digitale denominato “estrattomappa.PDF”);
- N° 10 fotografie dell’immobile interessato con particolare riferimento ad eventuali parti di interesse architettonico o storico, di cui 5 esterne e 5 interne con legenda (solo cartacea) dei punti di presa e breve nota descrittiva (formato cartaceo e digitale JPG 800×600);
° Relazione storica (formato cartaceo e digitale DOC);
- Relazione morfologica e tipologica (formato cartaceo e digitale DOC).
- Visure catastali aggiornate (formato cartaceo A4 e digitale denominato “visura_fglXXX_pllaXXX_subXX.PDF”);
- Planimetria catastale.
Inoltre sarà necessario indicare il recapito mail e telefonico del responsabile della pratica per eventuali comunicazioni.
La pratica, se correttamente compilata e dotata degli allegati richiesti, verrà inserita nel software “Verifica Interesse Culturale”.
Successivamente, si provvederà a stampare in triplice copia il documento digitalizzato e dovranno essere raccolte (sulle tre copie) il timbro e le firme del legale rappresentante in originale. Infine si procederà ad inoltrare la pratica digitale e cartacea al delegato regionale CEI.
L’Inoltro cartaceo dovrà avvenire per raccomandata A.R. a carico dell’Ente richiedente.
Ai soli fini informativi si fa presente che il delegato regionale CEI provvede all’inoltro delle pratiche alla Soprintendenza di Bari entro l’ultimo giorno di ogni bimestre ed è l’unico intermediario con lo stesso Ente.
L’Ufficio BB.CC.EE. dell’Arcidiocesi di Lecce comunicherà, tramite mail, il protocollo e la data di inoltro della pratica al delegato regionale CEI.
L’Ufficio BB.CC.EE.