invochiamo da Dio il dono della pace

invochiamo da Dio il dono della pace

articolo ripreso da portalecce

Con la Domenica delle Palme è iniziata ieri anche la Settimana Santa con le celebrazioni presiedute dall’arcivescovo Michele Seccia.

 

 

Dopo aver celebrato presso il sagrato della chiesa di Santa Chiara, Seccia ha guidato la processione verso la cattedrale dove ha presieduto de Passione Domini: hanno concelebrato con lui, il vicario generale, don Vito Caputo, il rettore del seminario diocesano, don Antonio Bergamo, il segretario particolare dell’arcivescovo, don Andrea Gelardo e il canonico, don Vincenzo Caretto.

Hanno proclamato il Vangelo della passione secondo Marco e prestato il loro servizio all’altare i diaconi Mario Renna, Giuseppe Tondi e Giuseppe Vetrugno. Il servizio liturgico dei seminaristi del seminario diocesano è stato guidato dal maestro delle cerimonie episcopali, mons. Giancarlo Polito.

Nell’omelia l’arcivescovo ha introdotto i fedeli al senso della Settimana Santa e li ha invitati a vivere il Triduo pasquale con fede più che con devozione: “Al di là delle tradizioni locali che ci raccontano quanto i nostri avi fossero molto più semplici di noi e molto più formati alla contemplazione, vivendo il mistero della passione, della morte e della risurrezione del Signore, dovremmo imparare anche noi a farci compagni di strada di Gesù dal giardino del Getsemani fino al giardino dove si trovava il sepolcro. Certi di trovarlo vuoto. È tutta lì la nostra fede che deve necessariamente passare dal Calvario dove Gesù ha perdonato i nostri peccati”.

“Dovremmo approfittare in questa settimana – ha concluso – a chiedere perdono attraverso il sacramento della misericordia. E chiedere perdono per chi oggi non ha voglia di pace. I ramoscelli d’ulivo che abbiamo agitato lungo la processione oltre a ripetere il gesto dell’accoglienza di Gesù a Gerusalemme, rappresentino l’anelito di pace dell’umanità che il Santo Padre, l’unico al mondo che continua a farlo con insistenza, implora con forza dai grandi della terra”.

Al termine della messa, momento di grande commozione in Piazza Duomo dove Seccia ha benedetto le auto attrezzate per bambini disabili che l’associazione “Cuore amico”, come ogni anno, ha donato ad alcune famiglie salentine.

Oggi alle 16 l’arcivescovo si recherà a Trepuzzi. Presiederà la concelebrazione eucaristica con il rito delle esequie per don Antonio Pellegrino, tornato al Padre nella mattinata di sabato scorso (LEGGI).

Prossimo appuntamento il 27 marzo, Mercoledì Santo. Alle 18, in cattedrale la Messa del Crisma che verrà trasmessa anche in diretta da Portalecce Tv sulla pagina Fb e in tv sul canale 14 di Antenna Sud.

Giovedì Santo, 28 marzo, la Messa in Coena Domini verrà presieduta sempre in cattedrale dall’arcivescovo alle 18 per fare memoria dell’Ultima cena del Signore e dell’istituzione dell’Eucarestia e del Sacerdozio ministeriale. Alle 23 il momento di adorazione comunitaria presso l’Altare della reposizione dove il Santissimo Sacramento rimarrà per tutta la notte fino alla riapertura della cattedrale la mattina dopo alle 7.

Il 29 marzo, Venerdì Santo è la giornata in cui si fa memoria della passione e morte del Signore. Sarà un giorno di digiuno e astinenza. Alle 9 in cattedrale, l’Ufficio delle letture e le Lodi mattutine saranno presiedute dall’arcivescovo con la partecipazione dei canonici del Capitolo cattedrale. La sera, alle 18, l’azione liturgica della Passione del Signore e l’adorazione della Croce alla quale seguirà la processione di Gesù morto e dell’Addolorata con partenza dalla chiesa di Santa Teresa.

Il 30 marzo, Sabato Santo, alle 9, di nuovo l’Ufficio delle letture e delle Lodi mattutine e la sera alle 21:30 la Solenne Veglia Pasquale presieduta dall’arcivescovo.

Domenica 31 marzo, Domenica di Pasqua, alle 11, l’arcivescovo presiederà il solenne pontificale.

A partire da oggi, per tutta la Settimana Santa, mattina e pomeriggio, i canonici del Capitolo cattedrale saranno a disposizione in cattedrale per le confessioni individuali (LEGGI ORARI E TURNI).

 

 

 

Racconto per immagini di Arturo Caprioli

 

 

 

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