La Regione apre a feste e sagre. Attesa per le decisioni dei vescovi sulle processioni
articolo ripreso da portalecce
Ancora pochi giorni e la Regione Puglia emanerà le linee guida per lo svolgimento delle feste patronali e delle sagre nell’estate ormai iniziata. Sono numerose, infatti, le attese manifestazioni popolari di fede e tradizione ad oggi ancora non autorizzate per via dell’emergenza sanitaria.
“Dopo aver incontrato i rappresentanti delle categorie – è il contenuto di un messaggio social del Governatore Michele Emiliano – abbiamo deciso di emanare l’ordinanza che riattiva le feste popolari e le sagre”.
“Gli uffici regionali – rivela la nota – sono al lavoro per la definizione delle linee guida specifiche e per offrire agli amministratori locali indicazioni più chiare per facilitare lo svolgimento di feste e sagre in piena sicurezza. Riprendere in sicurezza tutte le attività non significa abbassare la guardia sulle regole di prevenzione. Ogni decisione viene presa dopo un accurato approfondimento con gli operatori e il coordinamento epidemiologico.
“Non abbiamo mai fatto azzardi e continueremo a non farne – conclude la comunicazione -. Quindi le attività riaprono man mano che si creano le condizioni e sempre nel rispetto delle linee guida e delle regole”.
A ruota, sempre attraverso i social, l’assessore regionale Loredana Capone, delegata all’industria turistica e culturale. “Ci sono categorie di operatori – scrive la Capone – che hanno sempre lavorato nelle feste patronali e che ora sono fermi da mesi. Tra poco non si giocheranno soltanto la stagione estiva ma la possibilità di vivere tutto l’anno perché questo, per loro, è il momento di maggior guadagno. Si tratta di operatori che arricchiscono le nostre città con bellissime luminarie, con le bande, le giostre, con prodotti tipici delle nostre dei nostri territori. Consentire loro di lavorare significa soprattutto dare la possibilità alle nostre città di rianimarsi e rimettere in moto un’economia specifica del nostro territorio”.
“Per questa ragione – conclude -, insieme al prof. Lopalco, stiamo cercando di trovare le modalità perché i comuni possano aiutare queste persone a tornare a lavorare facendolo in sicurezza e nel rispetto delle norme sanitarie. Tutto questo sarà oggetto di una nuova ordinanza che stabilirà le linee guida idonee a garantire la ripartenza.
Si tratterà ora di attendere le decisioni dei vescovi di Puglia sulle processioni. In una NOTA dello scorso 20 maggio avevano, infatti, comunicato che “Non sarà possibile, nel rispetto della norma del distanziamento fra le persone attualmente vigente, organizzare processioni, trasferimento pubblico di immagini sacre, fiaccolate o momenti di preghiera che rischiano di creare assembramenti. Considerando infatti la facilità con cui nelle processioni e negli altri momenti delle nostre feste ci sono assembramenti di persone nei quali non è possibile assicurare il distanziamento, sarebbe una grave mancanza di attenzione nei confronti della salute del nostro popolo trasformare le celebrazioni in drammatico momento di diffusione del contagio e di dolore”.
Passato più di un mese da quella determinazione, l’attuale situazione di Covid free in tutta la regione potrebbe indurre i pastori pugliesi – dopo aver appreso i contenuti delle linee guida in arrivo, soprattutto sul tema delle responsabilità e del controllo circa il rispetto delle regole di distanziamento e prevenzione – a rivedere la decisione sulle processioni con le statue dei santi patroni delle città.
Foto d’archivio di Arturo Caprioli.