vigilate sulle frequentazioni reali e virtuali dei ragazzi

vigilate sulle frequentazioni reali e virtuali dei ragazzi

articolo ripreso da portalecce

“Desta sgomento la notizia della sparatoria avvenuta oggi, in pieno giorno, a Lecce”.  Così si è espresso l’arcivescovo Michele Seccia avendo appreso dell’episodio di violenza accaduto in Viale Grassi questa mattina dove un uomo è rimasto gravemente ferito da alcuni colpi d’arma da fuoco esplosi da una motocicletta che ha fatto perdere le sue tracce.

 

 

“Purtroppo, questo atto criminale – aggiunge Seccia – manifesta un nuovo riemergere della violenza di stampo mafioso”.

“Sono certo – auspica l’arcivescovo – che le autorità preposte non lesineranno sforzi per sradicare la piaga della criminalità organizzata dal nostro territorio e mi auguro che la risposta di condanna di tali atti sia ferma e inequivocabile”.

“La crescita del nostro Salento – prosegue – dipende non solo dall’incremento del turismo e delle attività lavorative, ma anche dalla forza con cui si afferma la legalità. Tale forza esige l’impegno di tutti i cittadini, i quali sono chiamati a collaborare con le forze dell’ordine, a cui va il nostro grato sostegno. Sentiamoci tutti coinvolti nella lotta a ogni forma di mafia”.

“Da parte mia – conclude -, oltre alla ferma condanna di tutte le manifestazioni del male e alla personale gratitudine alla magistratura e alle forze dell’ordine che sicuramente faranno luce su quanto accaduto, giunga anche il mio incoraggiamento paterno alle famiglie e a tutti gli educatori che operano nella scuola e in ogni altro contesto sociale: continuate a prendervi cura dei ragazzi e dei giovani vigilando sulle loro frequentazioni. Su quelle reali e su quelle virtuali: so bene quanti ‘cattivi maestri’ hanno ‘preso in ostaggio’ i social e il web diffondendo messaggi fuorvianti e diseducativi. Non stancatevi mai di insegnare ai vostri figli, con le parole e con le scelte concrete, il rispetto delle regole e soprattutto i valori della vita e della persona, riferimenti imprescindibili di ogni processo di maturazione umana”.

 

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