Ufficio per la pastorale sociale. ‘In cammino per il bene comune’: incontro a ‘Le Sorgenti’

Ufficio per la pastorale sociale. ‘In cammino per il bene comune’: incontro a ‘Le Sorgenti’

articolo ripreso da portalecce

Stasera 13 luglio, alle 19.30, presso il Centro di spiritualità “Le sorgenti” sulla strada provinciale Lecce-Novoli, l’Ufficio per la pastorale sociale ed il lavoro della diocesi di Lecce invita la comunità diocesana ad un percorso di riflessione e analisi sull’impegno sociale e civile dal titolo “In cammino per il bene comune”.

 

 

“Come direttrice dell’Ufficio diocesano – sottolinea Annarita Quartaho condiviso con la mia equipe la necessità di arricchire il dibattito pubblico sulla base di tante esperienze maturate nel nostro tessuto economico-sociale. Il Paese sta affrontando un profondo momento di crisi. Ma più che la crisi economica quello che preoccupa è la crisi sociale. Le parti sociali, ancora, non lavorano assieme verso la realizzazione di una visione comune. I mezzi di comunicazione mettono in risalto l’Italia coinvolta in un grande tiro alla fune tra posizione inutilmente opposte: rigore-crescita, anziani-giovani, flessibilità-certezze, uomini-donne, nord-sud”.

Per l’occasione sarà presente don Luca De Santis, docente di Dottrina sociale della Chiesa e autore del libro “Nella nuova epoca”. Dialogheranno con l’autore Annarita Quarta, direttrice dell’Ufficio diocesano, Antonio Soleti, direttore responsabile di Paisemiu.com, Giovanna Maletesta, sociologa analista dei fenomeni di devianza e crimine, Maria Cristina De Pascalis, referente del Circolo Laudato Sì di Lecce ed Emanuele Perlangeli, coordinatore di Inecoop e tutor del Progetto Policoro Lecce.

“Mai come in questo momento – spiega la direttrice nel suo invito – l’impegno dei cittadini è necessario. Bisogna sensibilizzarli sul dovere di rafforzare con il proprio contributo di solidarietà sociale, parimenti, è responsabilità delle istituzioni e degli amministratori creare le condizioni perché ciascuno possa fare la propria parte. I cittadini vivono le realtà istituzionali in maniera sempre più critica e verbalmente aggressiva mentre il governo e il parlamento hanno preso come interlocutori privilegiati altri soggetti istituzioni europee, istituti di ricerca, rappresentanze di categorie arroccate e parziali. Per un’inversione di tendenza credo che prendere consapevolezza del ruolo civico di ognuno di noi sia necessario anche alla luce della tradizione cristiana e nell’ottica della Chiesa in uscita”.

 

Condividi questo post