Cammino dei giovani 2018. L’arcivescovo: esperienza di silenzio, di preghiera e di dialogo
“Sarà un cammino dal grande valore non solo religioso ma anche civile e sociale per i messaggi di fratellanza e di convivialità che esso contiene”. Lo ha detto il prefetto di Lecce Claudio Palomba in apertura della conferenza stampa svoltasi stamane in Prefettura per presentare l’edizione 2018 di “Carta di Leuca” dal titolo: “Step by step, face to face“. Si tratta del cammino da Brindisi ad Alessano e Leuca (5‐10 agosto) e che si concluderà a Roma con l’incontro con Papa Francesco l’11 e il 12 agosto prossimi.
“La presenza del Papa ad Alessano lo scorso 20 aprile – ha continuato il Prefetto Palomba dopo aver ringraziato i vescovi del Salento rappresentati dal metropolita, Mons. Michele Seccia e dal vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, Mons. Vito Angiuli – ha rinforzato ancor di più la vocazione all’incontro e al dialogo che è l’elemento distintivo del nostro territorio e della nostra gente e l’evento che andremo a vivere fra qualche settimana consentirà anche allo stesso messaggio di don Tonino Bello, di cui quest’anno ricorre il 25° anniversario della morte, di valicare ancor di più i confini consueti”.
“Mi piace sottolineare – ha rilevato l’arcivescovo Seccia – due aspetti importanti e fondamentali di questa bella iniziativa che coinvolge le cinque diocesi della metropolia di Lecce (Brindisi-Ostuni, Lecce, Nardò- Gallipoli, Otranto e Ugento-Santa mAria di Leuca ndr): prima di tutto la valorizzazione della presenza del “profeta” don Tonino nella nostra terra. Grazie al suo messaggio comprendiamo bene che il Cammino non può essere una marcia dimostrativa, né un corteo propagandistico. Esso è esperienza di silenzio ma anche di dialogo, di riflessione ma anche di confronto, di scoperta delle peculiarità della fede popolare dei nostri territori che ancora oggi rappresenta un patrimonio prezioso che le giovani generazioni non conoscono”.
“L’altro elemento che vorrei evidenziare – ha proseguito Seccia – è la volontà di Papa Francesco, rilanciata anche dal Servizio nazionale di pastorale giovanile della Cei: sappiamo bene che la prossima Gmg che si celebrerà a Panama nel prossimo mese di gennaio, considerate le distanze, non consentirà a molti giovani europei e italiani di parteciparvi. Ecco allora l’appello del Santo Padre: nei territori si organizzino per i giovani i Cammini, magari recuperando le antiche “Vie dei pellegrini” o anche inventandone di nuovi. Nel Cammino essi riscoprano il significato del “pellegrinaggio” così come è sempre stato inteso per noi cristiani: esperienza di preghiera e di convivialità; esperienza di formazione ai valori del Vangelo, vera meta di ogni cammino, ma anche esperienza di convivialità, per dirla con le parole di don Tonino”.
“Si tratta di una grande sfida – ha concluso l’arcivescovo di Lecce – che ci interroga come Chiesa anche al di là di questo evento. Sapranno i nostri giovani cogliere questa occasione? Il caldo di questi giorni sicuramente non li incoraggerà. Impareranno ad annunciare la bellezza del dialogo e della convivialità nonostante le diversità di ogni tipo? Auguro loro davvero di crescere in tale testimonianza per la Chiesa e per la società”.
Mons. Seccia, nei giorni scorsi, aveva anche inviato una lettera al Santo Padre nella quale ha informato Papa Francesco dell’iniziativa e chiesto un incoraggiamento e la sia paterna benedizione per i giovani che parteciperanno al Cammino. “Come Vescovi – ha scritto l’arcivescovo – della Metropolia salentina comprendente le diocesi di Lecce, Otranto, Brindisi-Ostuni, Nardò-Gallipoli, Ugento-Santa Maria di Leuca, ci siamo rivolti ai giovani della nostra terra esortandoli ad accogliere con gioia e in maniera ‘sinodale’ la proposta di un cammino sulle orme di don Tonino Bello, nostro conterraneo, da Brindisi a Leuca passando per Alessano, che Lei, Santità, ha recentemente visitato come pellegrino”.