Verso la Quaresima. Il segno delle ceneri invita alla conversione ‘dalla testa ai piedi’
articolo ripreso da portalecce
Il segno eloquente nella liturgia dell’inizio della Quaresima è l’imposizione delle ceneri.
La cenere dal latino cinis è il prodotto della combustione di qualunque materiale mediante il fuoco. Molto facilmente, assunse un significato simbolico di morte, di caducità, e in senso traslato, di umiltà e penitenza.
Nella Bibbia per esempio, in Giona, serve per descrivere la conversione degli abitanti di Ninive: “Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere” (Gion 3,6).
Il Mercoledì delle Ceneri si ripete nelle chiese il gesto simbolico di imporre, sul capo dei fedeli, della cenere ottenuta di solitamente bruciando i rami d’ulivo benedetti nella Domenica delle Palme dell’anno precedente. Si tratta di un segno liturgico che è risposta alla Parola di Dio che chiama alla conversione, come inizio del digiuno quaresimale e del cammino di preparazione alla Pasqua. La Quaresima, inizia con le ceneri e termina con il fuoco, con l’acqua e con la luce della Veglia pasquale.
Le ceneri vogliono ricordare che qualcosa deve bruciare e distruggersi in noi – l’uomo vecchio, il cuore di pietra – per fare posto alla novità della vita nuova che viene dal Cristo risorto.
Durante l’imposizione delle ceneri, il sacerdote pronuncia, una di queste due formule: “Convertitevi e credete al Vangelo” (Mc 1,15) oppure “Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai” (Gn 3,19): un segno e alcune parole che esprimono la nostra caducità e la nostra conversione e al tempo stesso l’accettazione del messaggio evangelico ossia la novità che Cristo ogni anno nella Pasqua vuole comunicarci, per usare una espressione celebre del Venerabile don Tonino Bello: “Cenere e acqua. Ingredienti primordiali di un tempo. Ma, soprattutto simboli di una conversione completa, che vuole afferrarci finalmente dalla testa ai piedi”.
Quest’anno poi, il Mercoledì delle Ceneri sarà anche un giorno speciale: il Santo Padre Francesco ha chiesto alla Chiesa Universale di arricchire i segni del digiuno e della preghiera (strumenti spirituali consueti della Quaresima: il digiuno e l’astinenza sono raccomandati anche il Venerdì Santo) con la speciale invocazione al Signore per il dono della pace per l’Ucraina, da qualche giorno sotto l’assedio dei bombardamenti.