arte antica del Sud. Domani un convegno nel Museo diocesano d’arte sacra
articolo ripreso da portalecce
Domani, 19 dicembre, il Museo diocesano d’arte sacra di Lecce ospita la seconda giornata del convegno internazionale di studi “La cartapesta in Puglia, nel resto d’Italia e in Europa meridionale dal Settecento al Novecento. Arte, devozione e conservazione”, oggi in svolgimento presso il Rettorato dell’Università del Salento (QUI IL PROGRAMMA).
Tocca infatti al Museo diocesano al primo piano del palazzo dell’antico seminario, in Piazza Duomo, ospitare domani (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18) la seconda giornata dell’appuntamento, strutturato in tre sessioni tematiche per ogni giornata e arricchito dalla partecipazione di oltre 30 relatori provenienti da più realtà geografiche e istituzionali italiane pugliesi (università, soprintendenze, musei, uffici diocesani dei beni culturali, associazioni scientifico-culturali).
C’è grande inoltre attesa per la presentazione del sito (CLICCA QUI), atlante digitale dei principali manufatti storici pugliesi legati ai riti processionali e dei cartapestai, attuali e del passato; documento realizzato non solo per scopi scientifici, ma anche per supportare e incrementare il turismo artistico-devozionale in Puglia e valorizzare le eccellenze artigianali del territorio.
Per l’occasione, la sala grande del Museo diventa dunque auditorium che accoglierà le relazioni dei partecipanti alle tre sessioni previste nel corso della giornata. La prima, coordinata dall’arch. Mario Cazzato, tratterà della diffusione in Puglia della cartapesta leccese; la seconda, condotta dalla dott. Caterina Ragusa, più diffusamente della cartapesta nel Salento; infine, la terza e ultima sessione, presieduta dalla prof. Regina Poso, discuterà la tecnica, il restauro e la conservazione della cartapesta con esempi e testimonianze e uno sguardo internazionale. Le conclusioni sono riservate alla presentazione dell’atlante online della cartapesta, sito che ha lo scopo di mappare le principali opere in cartapesta e schedarle dal punto di vista artistico, storico e antropologico, collegando così le diverse opere a tante e diverse storie di artisti e popolo.
Strettamente legati a questo tema è proprio il Museo diocesano che custodisce alcuni importanti simulacri in cartapesta, testimoni silenziosi della seconda giornata di lavori, tra cui la celebre Giuditta di Raffaele Caretta (1898). Apriranno i lavori della giornata l’arcivescovo Michele Seccia, il presidente della Fondazione Splendor Fidei mons. Antonio Montinaro e il presidente di ArtWork, Paolo Babbo. L’appuntamento si svolge con il patrocinio, tra gli altri, dell’arcidiocesi di Lecce e della Fondazione Splendor Fidei, il sostegno di ArtWork e la media partnership di Portalecce.
“Il convegno segna un punto fondamentale nel progetto di ricerca territoriale svolto nel corso di questi ultimi tre anni, permettendo di riprendere gli studi sulla cartapesta salentina e avviare una nuova sinergia tra i docenti dell’Università del Salento e le istituzioni territoriali, cercando adesso e in futuro di tutelare, valorizzare e promuovere una delle più affascinanti peculiarità, dal punto di vista artistico-culturale, artigianale e devozionale, della Puglia e della città di Lecce”, spiegano i curatori Letizia Gaeta e Nicola Cleopazzo, rispettivamente docente e ricercatore del Dipartimento beni culturali dell’Università del Salento.
La statuaria in cartapesta dal Settecento al Novecento, legata alle celebri processioni pugliesi della Settimana Santa (i Misteri) o dei Santi Patroni, le rinomate botteghe dei cartapestai salentini di Otto e Novecento, macchine processionali e statue poco note di altri territori regionali (tutto il Sud Italia passando per l’Emilia Romagna, la Toscana, la Lombardia, fino al Piemonte), la cartapesta come materiale espressivo e originale adoperato da famosi artisti contemporanei, le tecniche moderne del restauro sulle statue in cartapesta, interviste ai maestri odierni della cartapesta: sono solo alcuni dei temi oggetto di intervento nel corso del convegno.