Seminario arcivescovile. Laboratorio di scrittura creativa: l’esperimento dell’intervista

Seminario arcivescovile. Laboratorio di scrittura creativa: l’esperimento dell’intervista

articolo ripreso da portalecce

Continua il percorso formativo della comunità del seminario arcivescovile sulla scrittura creativa. L’intervista aiuta a conoscere e a conoscersi (LEGGI LA PUNTATA PRECEDENTE).

 

 

Nel corso delle attività del laboratorio mensile i ragazzi si sono confrontati anche sull’intervista come “genere letterario”. È nato così questo semplice testo tra realtà e fantasia. Il lettore potrà immedesimarsi nella serie di interrogativi proposti e offrire per sé le opportune risposte. Loro hanno provato a interrogarsi.

Dove vorresti essere in questo momento?

Questa è una domanda molto impegnativa per me che sono un eterno indeciso. Non so dire dove vorrei essere in questo momento, ma saprei dire cosa vorrei e ne avrei molte da dire di cose. Mi piacerebbe, però, tornare nei fantastici scenari Portoghesi, dove in poco tempo ho scoperto il mio essere lì e non il trovarmi. L’essere fisicamente in un luogo ho sempre pensato fosse diverso dall’essere. Il trovarsi mi fa pensare a qualcosa di fortuito e quindi non dipendente dalla nostra volontà. L’essere in sé, invece, è diverso. Perché interrogarsi su questo argomento equivale con l’essere in quel luogo, entrare a far parte di quella situazione, quindi essere lì. Voglio e quindi Sono.

 

Sei felice?

In questo momento sì. Anche se ci sono vari problemi di diversa natura, sono felice perché in fondo tutto sta andando come ho prestabilito. Il percorso che ho intrapreso mi sta aiutando tanto a vedere e percepire il mondo con una prospettiva migliore, positiva. Poi sono contento perché sto facendo quello che mi fa stare bene e a cui tengo tanto. Ovviamente questa felicità deriva anche dalla preghiera e dall’ascolto della Parola che custodisco gelosamente.

 

Qual è il tuo ricordo più prezioso o significativo?

Tanti sono i ricordi che ritornano alla memoria. Quelli più cari sono legati alla mia vita in tenera età. Le giornate passate con il mio bisnonno, che ho avuto la fortuna di conoscere sino all’età di 12 anni. Ricordo i suoi compleanni, vissuti dalla mia famiglia come un dono divino, le giornate passate ad ascoltare i racconti della sua vita, gli orrori della guerra, la rinascita del dopoguerra. Ricordo le festività natalizie, i momenti passati davanti al presepe che amo allestire, vivendolo come un’attesa e le feste Patronali passate insieme a lui. Sono questi i miei ricordi più preziosi.

 

Quali sono i tuoi propositi per il futuro?

Ho tanti propositi per il futuro, sicuramente improntati a migliorarmi e arricchirmi come persona. Tra i tanti, quelli che possiamo definire principali sono: imparare costantemente qualcosa di nuovo, dedicando del tempo ogni settimana ad acquisire nuove abilità o approfondire la conoscenza in un settore che mi interessa. Questo potrebbe riguardare l’apprendimento di uno strumento musicale, l’apprendimento di una nuova lingua o l’esplorazione di nuove discipline. Mantenere uno stile di vita sano è un’altra priorità, prendendomi cura del proprio corpo attraverso l’esercizio regolare, una dieta equilibrata e la gestione dello stress. Infine, viaggiare è un’ottima aggiunta ai miei propositi futuri, poiché mi permette di ampliare i miei orizzonti, scoprire nuove culture e creare ricordi indimenticabili. Inoltre, mi piacerebbe compiere dei pellegrinaggi che offrono l’opportunità di riflessione, di ricerca interiore e condivisione con altre persone.

 

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