Seccia vescovo da 26 anni. Il suo mondo interiore: una spiritualità avvitata sull’Eucaristia

Seccia vescovo da 26 anni. Il suo mondo interiore: una spiritualità avvitata sull’Eucaristia

articolo ripreso da portalecce

L’anno scorso, in occasione del XXV anniversario di episcopato di mons. Michele Seccia (SFOGLIA), abbiamo avuto modo di presentare in un corposo volume oltre le numerose lettere pastorali indirizzate alle diocesi di San Severo, Teramo e Lecce anche dei profili sulla sua personalità spirituale e sul suo episcopato.

 

 

Un’esperienza molto variegata a motivo della diversità delle situazioni in cui mons. Seccia si è trovato nelle tre diocesi: dalla piaga della marginalità sociale al terremoto, alla pandemia. Sempre sono emerse le doti di pastore solerte ma non invadente, che ascolta e incoraggia, che sa essere presente senza escludere nessuno.

Il motto che si è scelto all’inizio del suo episcopato: “Adiutor gaudii vestri “, è stato la stella polare che gli ha consentito di porsi con realismo cristiano e con la logica del dono nelle difficili situazioni.

In occasione del suo XXVI anniversario di episcopato che egli ricorderà domani 8 settembre ma che, come presbiterio e come comunità diocesana, festeggeremo stasera in cattedrale in occasione dell’ordinazione diaconale di Gianmarco Sperani (LEGGI), mi sembra più che opportuno evidenziare la ricchezza e la bellezza del suo mondo interiore, da cui traspare una vita spirituale lineare, semplice, ben radicata nel dono del sacerdozio che condivide con noi presbiteri e comunità ogni giorno, con atti ordinari e straordinari ma sempre con quella tensione spirituale che parte dall’Eucaristia e arriva all’Eucaristia. Sì, la spiritualità di mons. Seccia è tutta avvitata sull’Eucaristia, che da celebrazione si prolunga nell’attività pastorale e abbraccia tutte le dimensioni dell’esistenza, quella corporale, affettiva, relazionale, sociale.

Nel mondo patristico il vescovo, prima di essere considerato il pastore responsabile di una diocesi, era visto come “un torrente di vita interiore”, di vita spirituale (vita dello Spirito appunto).

Sarebbe bello per noi presbiteri anzitutto e poi per tutti i membri della comunità diocesana vedere e cercare nel nostro vescovo questa dimensione, quella spirituale. La collaborazione con lui e fra noi sarebbe più ricca e feconda.

Auguri Padre Michele, auguri anche a Gianmarco, che oggi ordinerà diacono, e dunque grande dono del Signore alla Chiesa di Lecce tramite l’imposizione delle sue mani, proprio alla vigilia del suo anniversario di ordinazione episcopale.

 

Nella photogallery le foto del giorno dell’ordinazione episcopale (San Severo, 8 settembre 1997).

 

 

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