Pellegrina e missionaria tra le case degli uomini. Concluso il Convegno sulla parrocchia

Pellegrina e missionaria tra le case degli uomini. Concluso il Convegno sulla parrocchia

articolo ripreso da portalecce

“Dobbiamo continuare ad investire sulla parrocchia, realizzando una Chiesa davvero aperta a tutti con una comunità impegnata nella fraternità, nel servizio e nell’offerta della solidarietà”.

 

 

Nel terzo e ultimo incontro del convegno diocesano sulla parrocchia, trasmesso in diretta da Portalecce tv (GUARDA), don Francesco Zaccaria, docente di teologia pastorale presso la Facoltà teologica pugliese, ha proposto alcune concrete scelte ecclesiali e specifici criteri pastorali, per vivere in modo significativo l’esperienza cristiana, realizzare la progettazione dei percorsi formativi e continuare ad annunciare il messaggio evangelico nel nuovo ambiente socioculturale secolarizzato.

Chiaramente, per vivere la fede in un’epoca di cambiamento, è innanzi tutto importante la conversione spirituale impegnata ad ascoltare con attenzione Dio e noi stessi ed a realizzare il necessario discernimento comunitario, anzi “circolare” secondo l’esplicitazione del relatore.

Docente e parroco, egli ha accompagnato la riflessione su “La parrocchia. Chiesa pellegrina tra le case degli uomini”, proponendo diversi atteggiamenti ed orientamenti riguardo al rinnovamento pastorale.

Salvaguardando, innanzitutto, le radici per custodire la linfa della grazia giunta a noi mediante la tradizione e proponendo la vivacità della pastorale creativa con atteggiamento missionario e sinodale.

Don Francesco ha sottolineato, in particolare, la necessità della conversione spirituale, il bisogno di realizzare esperienze parrocchiali con uno stile di partecipazione ecclesiale, superando “la falsa polarizzazione della contraddizione tra azione e contemplazione”, coniugando in modo valido preghiera, liturgia e missionarietà.

Si tratta, cioè, di imparare ad abitare un nuovo processo di conversione missionaria e sinodale. Con un “dialogo operativo, indispensabile per creare comunità”, ha sottolineato incisivamente nella conclusione l’arcivescovo Michele Seccia.

 

Photogallery di Arturo Caprioli.

 

 

 

Share this post