La Ricerca storica “Inserzione di Sant’Oronzo nel Martirologio Romano”

La Ricerca storica “Inserzione di Sant’Oronzo nel Martirologio Romano”

LE RISPOSTE DI UGENTO E OSTUNI

Al giorno successivo (19 maggio) risale la lettera del Provicario Vescovile della diocesi di Ugento (corredata da una lettera di accompagnamento datata 26 maggio 1875 firmata dal Vescovo Salvatore Luigi Zola) con la quale si testimonia come da tempo immemorabile nella diocesi si celebri il 26 agosto la feste del Santo. Si aggiunge che nei paesi di Alessano, Miggiano e Gemini si celebri con pompa anche esterna e (con aggiunta del paese di Gagliano) si conservi alla pubblica venerazione il simulacro del Santo. Si attesta altresì come in Ugento esista una piccola cappella dedicata ad esso e come ad Alessano e Miggiano sia presente l’altare del Santo.

La data del 20 maggio 1875 è riportata sulla lettera del Vicario Capitolare (della diocesi di Ostuni) Cantore Antonio Cellie al Vescovo di Lecce Valerio Laspro. A fronte della richiesta di notizie su S. Oronzo si scusa del ritardo nella risposta motivandola con la difficoltà da parte del Cancelliere nel rinvenire parecchi documenti, in quanto in vari tempi sono andati o dispersi o derubati ed una volta anche incendiati. I documenti rintracciati sono i seguenti: Santa Visita di Mons. Malingi (Meligne)  del 1629 : faceva edificare una chiesa sotto il titolo dello Spirito Santo nella quale veniva eretto un ‘altare dedicato a S. Oronzo; Mons. Magnesio e Mons. Personè ressero la diocesi fino al 1659, quest’ultimo persuase il Sacerdote D. Carlo Stiliano a lasciare i suoi beni al collegio de’ Sacerdoti che vivevano nel Santuario di S. Oronzo extra menia. Nel 1707 Mons. Bisanzio Antonio Filo nella sua Santa Visita comandava al Capitolo “quod altare portabile (cioè di S. Oronzo) fabricatus per (…) Capitulum, eius est dicta Cappella, providatus de omnibus necessariis». Il che denota chela Cappellache tuttora esiste nella nostra Cattedrale è di diritto patronato del Capitolo. Segue la descrizione dettagliata del Santuario. Il documento si conclude evidenziando come il santo venga omaggiato il 26 agosto e il 20 febbraio, come di San Fortunato non si abbia cosa alcuna e per quanto riguarda San Giusto esista poco distante dal santuario una grotta detta volgarmente di S. Giusto.

Stessa data (20 maggio) per la missiva firmata dal Cancelliere della Curia Vescovile di Gallipoli, Luigi Cataldi, nella quale comunica l’inoltro del certificato (sottoscritto dal medesimo Cancelliere e accluso alla lettera) relativo al culto di S. Oronzo nella Diocesi; dal suddetto documento risulta come ogni anno nella diocesi si celebri al festa del Santo nel giorno 26 agosto; si attesta altresì come nella cattedrale Chiesa ci sia un altare dedicato a S. Oronzo col rispettivo quadro; infine si attesta l’esistenza, nella città di Gallipoli, di una cappella pubblica di padronato speciale dedicata a S. Oronzo, ora interdetta perché diruta, ed addetta ad uso profano.

Al giorno successivo (21 maggio 1875) si ascrive la lettera lettera proveniente dalla Diocesi di Napoli (poichè nella lettera si fa riferimento al “mio Vicario Generale” è ipotizzabile sia stata vergata dal Vescovo medesimo), in risposta a missiva del Vescovo di Lecce datata 8 maggio, nella quale si evidenzia come il culto di S. Oronzo si presti in Napoli nella Chiesa di S. Pietro a Maiella. Sono allegati due documenti: il primo datato 19 maggio 1875, recante l’intestazione Curia Arcivescovile di Napoli, nel quale il Segretario del Vicariato di Napoli, Filippo Massa, certifica come nella chiesa di S. Pietro a Maiella esista una Cappella di patronato della famiglia leccese Marescallo dedicata a S. Oronzo Vescovo e Martire; inoltre aggiunge che la venerazione al Santo si esplica il 26 agosto e il 26 (20) febbraio per il Patrocinio. Il secondo è un avviso Sacro a stampa, datato agosto 1875, riportante il programma delle celebrazioni del 26 agosto in onore del Santo, recante in calce il nome di Giuseppe M. Provitera Vicario Generale.

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