I lavori del Consiglio Permanente della C.E.I. – Diario delle Giornate

I lavori del Consiglio Permanente della C.E.I. – Diario delle Giornate

Venerdì, 30 Settembre

Concluso il Consiglio Permanente

Questione morale il primato della fede


COMUNICATO FINALE

Piena consonanza e sincera gratitudine ha raccolto la prolusione con cui il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova, ha aperto i lavori della sessione autunnale del Consiglio Episcopale Permanente (Roma, 26-29 settembre 2011). Egli ha offerto una riflessione a tutto campo, caratterizzata dalla preoccupazione per le conseguenze della crisi economica e sociale che colpisce soprattutto le fasce deboli, ma anche animata dalla ferma volontà di offrire all’Italia il contributo specifico dell’esperienza cristiana.


Consapevoli dell’impossibilità di rimanere “spettatori intimiditi” e rassegnati a subire una sorta di “oscuramento della speranza collettiva”, i membri del Consiglio Permanente – riprendendo e approfondendo l’analisi “severa, coraggiosa e pacata” del Presidente – non si sono sottratti alla responsabilità di un ascolto attento del presente, volto a favorire il discernimento e il giudizio. L’orizzonte ermeneutico della Giornata Mondiale della Gioventù (Madrid, 16-21 agosto 2011) e del Congresso Eucaristico Nazionale (Ancona, 3-11 settembre 2011) ha fornito gli elementi per una lettura di fede anche di questo tempo. Nelle “fotografie” emerse dal confronto appare un Occidente scosso da una globalizzazione non governata e da un generale calo demografico e, nel contempo, incapace di correggere abitudini di vita che lo pongono al di sopra delle proprie possibilità. Di qui la questione etica, che investe la cultura in molti ambiti, e il rischio diffuso di un progressivo impoverimento delle famiglie, a fronte di provvedimenti economici che stentano a contenere la gravità della crisi.
I Vescovi hanno dato voce alle molteplici iniziative con cui la Chiesa sostiene il bene comune, da quelle caritative a quelle formative, educative e culturali, volte anche a favorire l’adesione ai valori dell’umanizzazione – o valori irrinunciabili, per cui l’etica della vita è fondamento dell’etica sociale – e la partecipazione attiva dei cattolici alla vita pubblica. Nello specifico, ha preso forma l’urgenza di “concorrere alla rigenerazione del soggetto cristiano”, ossia alla riproposta in chiave sociale dell’esperienza di fede, riconosciuta come questione decisiva.
In questa prospettiva, il Consiglio Permanente ha formulato il programma di lavoro della CEI per il quadriennio 2012-2015, mettendo a fuoco soggetti e metodi dell’educazione cristiana; ha approvato il proprio contributo di studio sui Lineamenta della prossima Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, dedicata al tema della nuova evangelizzazione; ha esaminato la bozza del testo esplicativo, per la situazione online pharmacy without prescription italiana, delle Linee-guida della Congregazione della dottrina della fede circa gli abusi sessuali su minori compiuti da chierici; ha discusso una prima ipotesi di lavoro in vista della prossima Settimana Sociale dei cattolici italiani.
Si è inoltre proceduto alla verifica dell’andamento del Prestito della speranza, all’approvazione del messaggio per la Giornata per la vita del 2012 e al vaglio della proposta di un sussidio pastorale per l’accompagnamento dei fidanzati. Infine, è stata presentata la relazione finale dell’attività della commissione di studio sulle piccole diocesi e si è nuovamente affrontata la questione della cura pastorale dei fedeli cattolici orientali provenienti dall’estero.

 

 

Giovedì 29 Settembre

Consiglio Permanente, lavori conclusi

Una Chiesa a servizio del Paese

Alla presenza del Segretario generale della CEI, S.E. Mons. Mariano Crociata,si svolgerà domani, venerdì 30 settembre, alle 12, a Roma (Piazza Pia, 3 – Sala Marconi) la conferenza stampa conclusiva del Consiglio Episcopale Permanente (26-29 settembre).

La giornata conclusiva dei lavori si è concentrata sulla prossima Settima Sociale dei cattolici italiani del 2013 che metterà al centro la famiglia, il cui valore è rilevante non solo in ordine all’educ azione, ma anche rispetto a questioni come il calo demografico, il fisco, il lavoro. Ci si è poi soffermati su un aspetto legato al fenomeno dell’immigrazione cioè la presenza nel nostro Paese di romeni e di ucraini, una parte dei quali è cattolica di rito orientale, a cui va assicurata la necessaria cura pastorale.

Si è poi approvato il progetto di una pastorale per l’accompagnamento dei fidanzati, la cui stagione esistenziale è vista come un’occasione privilegiata per annunciare il Vangelo del matrimonio e insieme un nodo problematico, dato il contesto culturale. Molti di quelli che partecipano oggi ai percorsi di preparazione al matrimonio sono spesso lontani dall’esperienza ecclesiale, ma disponibili ad una proposta se c’è una reale capacità di avvicinarsi al mondo degli affetti per orientarli verso una scelta definitiva. Una particolare attenzione – è stato detto ­- va riservata alla celebrazione liturgica del matrimonio e alla pastorale del dopo matrimonio. E’ stato quindi approvato il Messaggio per la Giornata per la vita che si celebrerà il prossimo 5 febbraio ed avrà come tema: ”Essere giovani, essere aperti alla vita”.

Si è poi operata una verifica dell’iniziativa “Prestito della Speranza” che, oltre ad aver ampliato il bac ino potenziale dei richiedenti e facilitato le condizioni dei finanziamenti, ha rappresentato un esempio concreto di vicinanza alla gente in questo tempo di crisi economica. E molteplici sono state le iniziative che hanno imitato lo spirito e la forma di questa solidarietà indirizzata alle famiglie che si ritrovano senza una fonte di reddito sicura.

Due apposite riflessioni sono state dedicate alla GMG di Madrid e al Congresso Eucaristico di Ancona. Del primo appuntamento che ha visto la partecipazione di oltre 100.000 giovani italiani si è sottolineato la positività della preparazione nelle diocesi, la straordinaria intensità della giornate madrilene insieme a Benedetto XVI e l’effetto che – grazie ai media cattolici (Avvenire, Tv2000, Radio in Blu, portale www.chieSacattolica.it ) – ha avuto l’evento spagnolo su quanti sono rimasti a casa. Quanto al Congresso Eucaristico Nazionale è stato rilevato che le partecipate celebrazioni e le molteplici riflessioni hanno manifestato una Chiesa concentrata sull’essenziale, Gesù Cristo – Eucaristia, e quindi prossima alle vicende difficili della gente, a cominciare dalla crisi occupazionale.

Da ultimo, è stato ricordato il 40° anniversario di Caritas italiana, il cui momento più alto sarà l’incontro con Benedetto XVI il prossimo 24 novembre in Vaticano, al termine del Convegno nazionale dei direttori diocesani della Caritas (Fiuggi, 21-23 novembre 2011).

 

28 settembre

Con le Linee-guida della Congregazione

I lavori del Consiglio Episcopale Permanente, facendo seguito alle indicazioni della Santa Sede date a tutte le Conferenze Episcopali del mondo, mercoledì 28 settembre hanno affrontato l’esame della bozza che mira a esplicare, in rapporto alla realtà italiana, le Linee-guida della Congregazione della Dottrina della Fede circa gli abusi sessuali su minori compiuti da chierici. Le convinzioni più condivise rimandano alla necessità di un sempre più rigoroso percorso formativo per i futuri preti, l’ascolto delle vittime, l’accompagnamento dei Sacerdoti coinvolti, ferme restando le conseguenze penali.

Ci si è poi concentrati sul tema degli Orientamenti pastorali rispetto ai quali, dopo la pubblicazione, si attendeva di declinare i prossimi 4 anni nelle sue articolazioni di fondo. I Vescovi hanno rimarcato che, per prendere sul serio l’attuale stagione culturale, si richiede anzitutto di cambiare prospettiva, cioè di superare la prevalente impostazione puerocentrica della pastorale. La stessa iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi non può prescindere dal mondo della famiglia, della scuola, della comunità ecclesiale. In una parola: non può fare a meno di chiamare in causa adulti responsabili e coinvolti. Entrando nel merito, e in vista del Convegno di metà decennio, le tappe individuate sono state: la formazione degli adulti e della famiglia (2012), gli educatori (2013), i destinatari (2014), gli itinerari e gli strumenti dell’iniziazione cristiana (2015). E’ stato infine approvato un contributo sui Lineamenta del prossimo Sinodo dei Vescovi. A tale proposito, l’obiettivo è quello di ritrovare la motivazione della nuova evangelizzazione e del primo annuncio, in un contesto come l’attuale in cui spesso taluni fraintendimenti e pregiudizi rischiano di deturpare l’originaria bellezza della fede cristiana.

 

 

27 settembre

All’Ambasciata Italiana

Unità del Paese, disegno a più mani


Martedì 27 settembre, alle 19, il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, è intervenuto all’incontro “La Chiesa, lo Stato, le Regioni e l’Unità d’Italia”, in programma all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede (Palazzo Borromeo, Viale delle Belle Arti, 2).

All’iniziativa, organizzata dall’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, hanno partecipato in qualità di relatori, dopo il Cardinale Bagnasco, anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, il Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, Mons. Giovanni Angelo Becciu e il Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, Vasco Errani.

Alla manifestazione – che ha visto la presenza del Presidente del Senato Renato Schifani e del Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini e di numerose altre Autorità politiche e religiose – sono stati invitati anche i membri del Consiglio Episcopale Permanente della CEI, la cui sessione autunnale è in corso a Roma fino al 29 settembre.

 

Intervento del Cardinale Presidente all’Ambasciata d’Italia

 

27 settembre

La fede, questione centrale



Una condivisione convinta ed unanime è emersa in seno al Consiglio permanente, all’indomani della prolusione del Cardinal Bagnasco, che ha analizzato il delicato momento culturale e politico che attraversa l’Italia. “Ferma e pacata”, “severa ed approfondita” sono stati gli aggettivi più ricorrenti fra i Vescovi a proposito di una riflessione che – sin dalle prime battute – ha voluto dar corpo al disagio profondo che vive il Paese, senza perdere di vista la capacità di una speranza, in grado di aprirsi al futuro. Non a caso, i giovani e in particolare la recente esperienza della GMG a Madrid, sono stati identificati come un segno positivo che conferma il bisogno di una diffusa ricerca religiosa. L’impegno educativo nei loro riguardi non può disattendere peraltro uno sguardo attento alla scuola che deve essere sostenuta nelle sue molteplici forme, ivi compresa quella non statale, che vede tante famiglie intente ad intraprendere nuovi percorsi, pur di assicurare e garantire la propria libertà di scelta.

La questione della fede resta centrale per la vita della Chiesa e non va data per scontata, anzi deve continuamente essere risvegliata ed affrontata, come invita a fare Benedetto XVI.

Non è mancata una seria ricognizione del difficile momento economico, la cui genesi è stata lucidamente intravista dalla Caritas in veritate, di cui occorre diffondere la lettura per offrire quel contributo che la gente si attende dalla Chiesa, come conferma della sua prossimità e insieme della sua capacità di non ridurre tutto al solo aspetto materiale.

Infine, è stato rilevato che il desiderio di un maggiore impegno dei cattolici in ambito politico vada costruito attorno a quel plesso valoriale che è l’etica della vita, necessaria ed insostituibile premessa dell’etica sociale.

 

26 settembre

Per non rassegnarsi a un Paese disamorato



L’apprensione “per le pesanti conseguenze sulla vita della gente e gli effetti interiori della crisi che, a tratti, sembra produrre un oscuramento della speranza collettiva”, per cui “circola l’immagine di un Paese disamorato, privo di slanci, quasi in attesa dell’ineluttabile”. L’amarezza per “il metodo scombinato con cui a tratti si procede, dando l’impressione che il regolamento dei conti personali sia prevalente rispetto ai compiti istituzionali e al portamento richiesto dalla scena pubblica, specialmente in tempi di austerità”. La preoccupazione per “comportamenti licenziosi e le relazioni improprie sono in se stessi negativi e producono un danno sociale a prescindere dalla loro notorietà, ammorbano l’aria e appesantiscono il cammino comune”. La necessità di “correggere abitudini e stili di vita”. Ma anche il rinnovato impegno della Chiesa, che “non intende sottrarsi alle attese e alle responsabilità che le competono”.

Con un articolato intervento, il Card. Bagnasco ha aperto lunedì 26 i lavori della sessione autunnale del Consiglio Episcopale Permanente, che si concluderanno giovedì 29 settembre.

 

Prolusione del Cardinale Presidente

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