Protagonisti della storia. La Chiesa di Lecce alla sfida della riforma del terzo settore

Protagonisti della storia. La Chiesa di Lecce alla sfida della riforma del terzo settore

articolo ripreso da portalecce

Presso il Cineteatro “Don Bosco” a Lecce (GUARDA), si è svolto sabato scorso il momento formativo e di confronto sulla riforma del Terzo Settore e l’avvio del Registro unico nazionale terzo settore (Runts).

 

 

 

Focalizzare e inquadrare le future scelte di opportunità, ma anche le responsabilità dei sacerdoti e dei laici impegnati in parrocchia e in oratorio, questo l’obiettivo dell’importante momento voluto dall’arcidiocesi di Lecce, dall’Ufficio sport e oratori e della pastorale giovanile.

Con l’introduzione ed il saluto dell’arcivescovo Michele Seccia e di don Luca Nestola, direttore dell’Ufficio sport e oratori, l’incontro ha fornito un quadro completo dell’iter previsto dal Codice del terzo settore per dare risposta ai dubbi e alle domande sul Runts.

In video conferenza il contributo dalla posizione di responsabilità, ma anche di professionalità, di Valentina Romano, dirigente dell’Area welfare della Regione Puglia e di Serenella Pascali funzionaria incaricata del coordinamento dell’ufficio regionale del Runts, che hanno ribadito l’importanza del ruolo dei laici impegnati nelle Associazioni di Promozione Sociale in Parrocchia perché autentici “Attori Sociali” della propria Comunità.

Presente all’incontro in presenza Gabriele Sepio coordinatore del tavolo tecnico fiscale per la riforma presso il Ministero del Lavoro e Politiche Sociali che ha per primo sottolineato come le tante tipologie di associazioni fanno comunque parte di una “grande famiglia di Non Profit” che si differenziano in funzione di come sono organizzate e quali scopi prefiggono. All’ interno però si aggiungono anche gli enti del terzo settore (Ets) che comprendono anche lo sport italiano. Una riforma che sta seguendo un iter molto lungo, essendo la prima riforma organica del paese che coinvolge così tanti enti, rimasti sempre ai margini ma che smuovono cinque milioni e mezzo di volontari e circa un milione di lavoratori, sfiorando il 5% del prodotto interno lordo del paese.

Gli esperti hanno dato insieme una visione strategica e operativo/pratica dell’accesso al registro unico, fornendo agli interessati indicazioni precise su come procedere e best practice, oltre all’elenco dei vantaggi operativi, fiscali e di visibilità da sfruttare. 

L’incontro moderato da Marco Calogiuri, vicepresidente nazionale e presidente Centro sportivo italiano (Csi) Lecce è stato concluso da don Mattia Murra presidente zonale dell’Anspi Lecce.

Un incontro che ha segnato un momento importante per il cammino insieme delle Associazioni Anspi Lecce e Csi Lecce che continueranno a promuovere occasioni di incontro e formazione.

 

 

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