Aquile randagie. Al Multisala Massimo la storia degli scout cattolici ribelli al fascismo

Aquile randagie. Al Multisala Massimo la storia degli scout cattolici ribelli al fascismo

articolo ripreso da portalecce

“Per essere fedeli bisogna essere ribelli”. Nel momento più buio della storia d’Italia, la dittatura fascista, un gruppo di ragazzi decise di ribellarsi alle leggi fasciste scrivendo, così, la pagina più coraggiosa dello scautismo cattolico italiano.

Esce oggi, 30 settembre, in più di 200 sale italiane, il film di Gianni Aureli sul gruppo di scout cattolici lombardi che si diedero il nome di “Aquile randagie”, che nel 1928 non accettarono la soppressione voluta da Mussolini dell’associazionismo cattolico e continuarono a riunirsi in clandestinità. Il film è rivolto soprattutto ai giovani, e presenta anche l’azione di Oscar, organizzazione clandestina gestita da preti e scout, che portò in salvo, attraverso le montagne della Val Codera, quasi 2000 ebrei e ricercati dai nazifascisti.

Il film realizzato da Gianni Aureli, regista, videomaker e capo scout, al suo primo lungometraggio, che ha condiviso il sogno, nato nel 2013, con la moglie Gaia Moretti, sceneggiatrice, docente di comunicazione interculturale alla Lumsa di Roma e capo scout, e molti altri che hanno dato il loro contributo anche attraverso due crowdfunding, è distribuito dall’Istituto Luce di Roma, che lo ha presentato ai mass media nella Casa del Cinema di Roma, dopo l’anteprima di fine luglio, applauditissima, al Giffoni film festival. Ed è costato solo 500mila euro, una cifra quasi simbolica se confrontata con i budget che hanno oggi i film.

L’Agesci e il Cngei leccesi invitano chi voglia approfondire questo pezzo di storia della nostra Nazione, ai più sconosciuto, a partecipare alla proiezione del fil presso il multisala Massimo di Lecce, oggi 30 settembre alle 18.30 e domani 1° ottobre alle 21.

Quel coraggio, quei valori di fedeltà, di solidarietà ci dovrebbero aiutare, oggi, ad affrontare qualsiasi sfida con l’ambizione di durare “un giorno in più” di qualunque minaccia ci venga posta davanti, facendo semplicemente “del nostro meglio!”.

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