Adorazione Eucaristica – Aprile 2013 – Apostolato della Preghiera

Adorazione Eucaristica – Aprile 2013 – Apostolato della Preghiera

Centro Diocesano Vocazioni

Adorazione Eucaristica
Aprile 2013  
Apostolato della Preghiera

TOMMASO E LA FEDE

Esposizione del SS. Sacramento

Canto

Cel.: Nel nome del Padre…     T.: Amen

G. Cristo ha ricevuto dal Padre la missione di condurre tutti gli uomini alla
salvezza. Venendo nel mondo ha manifestato agli uomini il volto paterno e
misericordioso di Dio. La Chiesa, nata dal costato aperto di Cristo, accoglie
tutti coloro che credono nel Signore Gesù e condividono la stessa speranza. A
questa fede, continuamente vissuta e rinnovata, fa riferimento Gesù in una
delle sue apparizioni agli apostoli. Egli richiama esplicitamente Tommaso, ma
in Tommaso possiamo riconoscerci tutti, almeno in alcuni difficili passaggi del
nostro cammino nell’adesione piena a Cristo. La beatitudine della fede ricolmi
il nostro cuore di gioia.

Cel.: O Dio di eterna misericordia, che nella ricorrenza della  Pasqua ravvivi
la fede del tuo popolo, accresci in noi la grazia che ci hai dato, perché tutti
comprendiamo l’inestimabile ricchezza del Battesimo che ci ha purificati, dello
Spirito che ci ha rigenerati, del Sangue che ci ha redenti. Per il nostro
Signore…    T.: Amen

Preghiamo il Salmo 117 a cori alterni

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele:
“Il suo amore è per sempre”.
Dica la casa di Aronne:
“Il suo amore è per sempre”.

Dicano quelli che temono il Signore:
“Il suo amore è per sempre”.

Nel pericolo ho gridato al Signore:
mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo.

Il Signore è per me, non avrò timore:
che cosa potrà farmi un uomo?

Il Signore è per me, è il mio aiuto,
e io guarderò dall’alto i miei nemici.

È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nell’uomo.

È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nei potenti.

Tutte le nazioni mi hanno circondato,
ma nel nome del Signore le ho distrutte.

Mi hanno circondato, mi hanno accerchiato,
ma nel nome del Signore le ho distrutte.

Mi hanno circondato come api,
come fuoco che divampa tra i rovi,
ma nel nome del Signore le ho distrutte.

Mi avevano spinto con forza per farmi cadere,
ma il Signore è stato il mio aiuto.

Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.

Grida di giubilo e di vittoria
nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto prodezze,
la destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.

Il Signore mi ha castigato duramente,
ma non mi ha consegnato alla morte.

Apritemi le porte della giustizia:
vi entrerò per ringraziare il Signore.

È questa la porta del Signore:
per essa entrano i giusti.

Ti rendo grazie, perché mi hai risposto,
perché sei stato la mia salvezza.

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.

Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.

Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!

Ti preghiamo, Signore: dona la salvezza!
Ti preghiamo, Signore: dona la vittoria!

Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.

Il Signore è Dio, egli ci illumina.
Formate il corteo con rami frondosi
fino agli angoli dell’altare.

Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie,
sei il mio Dio e ti esalto.

Rendete grazie al Signore, perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.

Adorazione silenziosa

L.: Dai discorsi di BenedettoXVI
Il Vangelo può illuminare in profondità le coscienze e trasformare dall’
interno le culture solo se ogni fedele si lascia raggiungere nella sua vita
personale e sociale dalla Parola di Cristo, che invita, attraverso una
conversione autentica e duratura, a una risposta di fede personale  adulta, in
vista di una fecondità sociale e di una fraternità fra tutti.
Nelle difficoltà della vita è soprattutto la qualità della fede di ciascuno ad
essere saggiata e verificata: la sua solidità, la sua purezza, la sua coerenza
con la vita. Credere vuol dire prima di tutto accettare come verità ciò che la
nostra mente non comprende fino in fondo. Bisogna accettare ciò che Dio ci
rivela su stesso, su noi stessi e sulla realtà che ci circonda, anche quella
invisibile, ineffabile, inimmaginabile. Questo atto di accettazione della
verità rivelata, allarga l’orizzonte della nostra conoscenza e ci permette di
giungere al mistero in cui è immersa la nostra esistenza. Un consenso a tale
limitazione della ragione non si concede facilmente.
Ed è proprio qui che la fede si manifesta nella sua seconda dimensione: quella
di affidarsi ad una persona, non ad una persona ordinaria, ma a Cristo. E’
importante ciò in cui crediamo, ma ancor più importante è colui a cui crediamo.
Solo se trova la luce che lo illumina e gli dà pienezza di significato l’essere
umano è veramente felice. Questa luce è la fede in Cristo, dono che si riceve
nel Battesimo, e che va riscoperta costantemente per essere trasmessa agli
altri. La speranza cristiana, radicata in una fede solida nella parola di
Cristo, è l’àncora di salvezza che ci aiuta a superare le difficoltà
apparentemente insormontabili e ci permette di intravedere la luce della gioia
anche oltre il buio del dolore e della morte.
La fede è un cammino di illuminazione: parte dall’umiltà di riconoscersi
bisognosi di salvezza e giunge all’incontro personale con Cristo, che chiama a
seguirlo sulla via dell’amore. “Fides tua te salvum fecit”, che significa: “La
tua fede ti ha salvato”, così dice il Signore ripetutamente a coloro che ha
guarito. Non è il tocco fisico, non è il gesto esteriore che decide, ma il
fatto che quei malati hanno creduto. E anche noi possiamo servire il Signore in
modo vivace soltanto se la fede diventa forte e si rende presente nella sua
abbondanza. Scrive Paolo nella Lettera ai Romani: “Noi riteniamo che l’uomo
viene giustificato per la fede, indipendentemente dalle opere della Legge”
(3,28). Egli dice con tutta chiarezza che questa condizione di vita non dipende
dalle nostre eventuali opere buone, ma da una pura grazia di Dio: “Siamo
giustificati gratuitamente per sua grazia, in virtù della redenzione realizzate
da Cristo Gesù” (Rm 3,24).

Canto

In ascolto della Parola

Canto di acclamazione al Vangelo

G.: Il vangelo illumina i nostri passi nella vita e siamo certi che in esso ci
è dato tutto l’essenziale per vivere nel modo migliore possibile: facendo la
volontà di Dio, di un Dio che ci ama fino a consegnare Se stesso alla morte per
darci la vita vera. Ascoltiamo.

Cel.: Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20, 19-31)
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte
del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù,
stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». 20Detto questo, mostrò loro le
mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21Gesù disse
loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi».
22Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui
perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non
saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù.
Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse
loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito
nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche
Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!».
Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua
mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». 2Gli
rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». 2Gesù gli disse: «Perché mi hai
veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati
scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù
è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo
nome. Parola del Signore

Pausa di riflessione e adorazione personale

Riflessione…

L.: Il Vangelo dell’apostolo Tommaso fa battere il nostro cuore con il ritmo
del Risorto, che viene a stare in mezzo alla nostra difficoltà di credere e
nella debolezza della nostra fede. E’ un fatto commovente, Tommaso ci
rappresenta tutti; siamo increduli, ma anche bisognosi di credere. Il
nascondiglio dei discepoli presi da paura non è altro che il nostro timore di
non farcela, di non riuscire a vincere la tristezza, di affrontare le
ossessioni del mondo. Gesù irrompe, entra a porte chiuse e soffia lo Spirito
Santo; è la luce che penetra nella nostra sfiducia, nella nostra angoscia. E’
la misericordia di Dio che si versa nell’Umanità. Il Signore Gesù, il Risorto
non ha limiti, non ha confini, non teme le porte chiuse del cenacolo, ma le
spalanca, le supera, le attraversa e quando trova chiuso non se ne va. Rimane
sulla soglia del nostro cuore ad aspettare, ci concede il tempo necessario, poi
viene a liberarci dalle nostre paure. Ci dona il coraggio di accoglierlo, ci
permette di sentirlo vicino, ci lascia mettere il dito della nostra sete di Lui
nelle sue piaghe , che da ferite diventano feritoie. Lui ci lascia la pace, ci
sostiene nell’animare la nostra vita, non ci fa arrendere quando le porte sono
chiuse dal male; ci fa tendere la mano per stringere la sua e insieme superare
le minacce che insidiano il nostro affidarci a Lui, scuote la nostra fede
tiepida che cerca segni immediati, ma che non durano nel tempo della nostra
vita. E’ il cammino della vita, specie in questo Anno della Fede. E’ Beato chi
con amore, come Tommaso, esprime la professione di fede e dice: “Mio Signore e
mio Dio”!

Preghiera a cori alterni
1C Signore tu sei il Figlio di Dio, e ci doni la vita vera, la vita eterna:
forza che non muore e ci rende figli del Padre
2C Signore tu hai assunto la nostra umanità per renderci figli di Dio, per
farci incontrare il Padre tuo e nostro
1C Signore, tu doni la tua vita per riconciliarci con il Padre e tra di noi, e
diventare seme della nuova umanità
2C Signore Gesù tu, il Maestro, ci insegni la strada verso la vera gioia,
quella che nasce nel seguirti con entusiasmo
1C Signore tu sei vero uomo, nato dalla Vergine; ci fai rinascere alla vita
dei risorti nella vera beatitudine
2C Signore Gesù ci doni la forza dello Spirito per aiutarci a vivere la
testimonianza che ci manifesta come tuoi amici
1C Signore Gesù, aiutaci a non avere paura di cercare il tuo amore e di
annunciarlo ai nostri fratelli e sorelle
2C Signore tu ci accogli e hai pazienza di fronte alle nostre difficoltà nel
comprendere e annunciare il Vangelo
1C Signore la tua parola ci conferma nella fede e ci incoraggia nella
testimonianza per essere luce del mondo
2C Signore, tu sei il Figlio di Dio e nostro salvatore, tu sei il Risorto e
doni lo Spirito per unirci al Padre

Tutti Signore, rendici anche testimoni del tuo amore, per accendere il mondo
con il fuoco d’amore che le feste pasquali hanno acceso in noi. Abbiamo acceso
rinnovato la nostra fede chiedendo il dono dello Spirito anche per i fratelli
che sono rinati a vita nuova nel fonte, tesoro di grazia per ogni uomo. Ognuno
di noi viva la gioia  e la forza che nasce Pasqua, e sia per quanti lo
incontrano un annuncio di gioia e di vita redenta.Amen

Canto

Riflessione…
L.: La paura, che aveva fatto chiudere le porte lascia il posto alla gioia; le
porte della sala superiore erano sbarrate, ma tu, Gesù non te ne curi, tu entri
lo stesso: la Vita non si ferma davanti a un chiavistello di legno; solo
davanti alle porte del cuore e della mente tu bussi, e aspetti fuori Rimani in
attesa perché rispetti l’uomo; mostri pazienza anche con Tommaso, l’apostolo
diventato simbolo di chi prima faticava a credere e poi, divenuto modello di
fede, esclama “mio Signore e mio Dio” quando tu, il Risorto lo inviti a toccare
le tue ferite: piaghe gloriose e segno di vittoria
La Luce del mondo esce dal buio della notte, si defila dall’ombra della morte
vince le tenebre della tomba, ma soprattutto sfida la chiusura del nostro
cuore; tu risplendi ma non abbagli, perché vuoi che i nostri occhi si abituino
alla tua luce come avviene al mattino con il sole che diffonde pian piano il
suo potere Non vuoi accecare i tuoi fratelli, non ci costringi a credere e ti
offri come pane posto sulla mensa: noi dobbiamo stendere la mano e prenderti
per condividerti con tutti e donarti anche a chi ci pone le domande di fede.
Non è facile credere, non è un dovere, non una logica conseguenza; la fede non
è formula matematica che si impone all’intelligenza umana: è invece il
traguardo di un lungo, e quasi sempre difficile, cammino individuale, quando il
cuore si sveglia scoprendosi innamorato di Dio e si getta tra le sue braccia
Dio Padre lo sa, e attende che anche noi ogni anno lasciamo risuonare queste
parole, come potente eco della vita che allontanano il silenzio della morte,
come un fiore che sboccia e porterà frutto, ma solo nella stagione assegnata
Dio attende, pazienta fiducioso per vederci aprire il cuore e la mente al dono
della vita, quella che non ha fine, la sua.

Adorazione personale

Preghiera a san Tommaso apostolo
O caro e glorioso San Tommaso, tu sei modello perché hai creduto:
con il tuo esempio aiutaci a seguire sempre Gesù e a riconoscerlo Maestro di
verità. O caro e glorioso San Tommaso, tu hai creduto perché hai veduto: con la
tua intercessione aiutaci a credere anche senza vedere e a sperare oltre ogni
umana possibilità. O caro e glorioso San Tommaso, tu hai veduto perché cercavi:
con il tuo coraggio aiutaci a cercare Gesù sopra ogni cosa e nulla anteporre al
Suo amore. O caro e glorioso San Tommaso, tu hai cercato perché amavi: con il
tuo esempio aiutaci ad amare Gesù sopra ogni cosa e a servirlo nei nostri
fratelli. O caro e glorioso San Tommaso, tu hai amato perché fosti scelto: con
la tua presenza aiutaci ad apprezzare la vocazione cristiana e a condividerne
la gioia. O caro e glorioso San Tommaso, tu fosti scelto perché prediletto: con
le tue preghiere aiutaci a riconoscere Gesù presente tra noi per incontrarlo un
giorno in paradiso. Amen
Padre nostro… BENEDIZIONE EUCARISTICA

Canto finale

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