Adorazione Eucaristica Marzo 2015

Adorazione Eucaristica Marzo 2015

Ufficio per la Pastorale Vocazionale Lecce

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TERESA DI GESÙ:  MAESTRA DI VITA SPIRITUALE

Cammino verso il centro dell’anima dove Dio dimora

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Introduzione

G. Ci troviamo questa sera insieme come Comunità orante a pregare per le Vocazioni alla vita contemplativa: monache, monaci, eremiti che vivono alla presenza di Dio e desiderano donare al nostro mondo inquieto la sapienza del cuore, che fa incontrare e gustare Dio, il solo che può saziare la nostra sete di gioia. Stiamo vivendo anche il grande dono che Papa Francesco ci ha fatto dell’Anno dedicato alla Vita ConSacrata. Nella preghiera di questa sera ci lasciamo guidare da Teresa D’Avila.

Canto di esposizione: O adoramus Te

L’uomo è “capace” di Dio. Il desiderio di Dio è iscritto nel cuore dell’uomo, perché è stato creato da Dio e per Dio, soltanto in Lui troverà la verità e la felicità che cerca. La ragione più alta della dignità dell’uomo consiste nella sua vocazione alla comunione con Dio (CCC 27, GS 19). Il dialogo con Dio, cioè la preghiera-orazione, S. Teresa la spiega così: “Per me l’orazione è un intimo rapporto di amicizia, un frequente intrattenersi da solo a solo con Colui da cui sappiamo di essere amati”. Nella sua Opera maggiore, “Castello Interiore”, Teresa ci illustra il cammino della preghiera attraverso sette tappe: le sette dimore che si attraversano per giungere alla stanza centrale, la camera nuziale dove si realizza la piena comunione con Dio, chiamata anche “matrimonio spirituale”. In questa nostra preghiera noi visiteremo la prima, la seconda, la terza, la sesta e la settima dimora. Nell’insieme le sette dimore sono: 1. L’entrata nel Castello; 2. Il combattimento spirituale; 3. Il pericolo della mediocrità; 4. Dalla superficialità alla verità di noi stessi e di Dio; 5. L’incontro con Gesù Cristo e la sua parola: 6. Bruciati dall’Amore ed esultanti nel cuore; 7 L’identità del cristiano: l’unione con Dio

Salmo 8 recitato a cori alterni 

O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!

Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,

la luna e le stelle, che tu hai fissato,

che cos’è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,

il figlio dell’uomo, perché te ne curi?

Davvero l’hai fatto poco meno di un Dio,

di gloria e di onore lo hai coronato.

O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!

Chi siamo noi? Chi sei Tu? L’uomo è fatto per il Signore: “Se veramente tu vorrai trovarmi, in te devi cercarmi appassionatamente. Tu sei il Castello dove io dimoro e dove ti chiamo dal profondo del tuo cuore. Non divagare altrove e non chiudere la porta all’Amore”.

 

PRIMA DIMORA: L’entrata nel Castello

 

Gocce di Parola: “Io, la Sapienza, giocavo sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo” (Proverbi 8, 31)

Dice S. Teresa: “L’anima del giusto è un paradiso di delizie…un albero di vita piantato nelle stesse acque di Dio!…É un Castello fatto di molte stanze, al centro, in mezzo a tutte, vi è la stanza principale, quella dove si svolgono  le cose di grande segretezza tra Dio e la persona. Per entrare nel castello c’è una sola porta: la preghiera” […]. Tu che sei ingolfato nel mondo, immerso in mille affari, ma che ogni tanto preghi, ti raccogli per qualche attimo in te stesso e non manchi di buoni desideri, finirai prima o poi per entrare nel Castello. “Avvicinati a questo tuo Signore, avvicinati anche in mezzo alle occupazioni e Lui saprà trasformare tutto in amore”.

Silenzio

 Preghiamo con S. Teresa: Re potente e saggio, così puro e pieno di ricchezze, non vi è nulla che possa paragonarsi alla grande bellezza di un’anima e alla sua immensa capacità: l’hai fatta a tua immagine e somiglianza! Fonte di Vita, Sole splendente che stai al centro della mia anima, fa’ che le mie opere sgorghino da Te e che ti lodi nelle tue creature. Amen.

 Canto: Ti seguirò

 

SECONDA DIMORA:

Il combattimento spirituale

 Gocce di Parola: “Prendete l’armatura di Dio, perché possiate restare saldi dopo aver superato tutte le prove: attorno ai fianchi la verità, indosso la corazza della giustizia, i piedi calzati e pronti a propagare il Vangelo della Pace”. (Ef. 6, 13-15)

Dice S. Teresa: “La preghiera ti ha messo in una relazione di amicizia con Dio. Ora la vita ha un altro sapore: è più bella. Ma in questa Seconda Dimora ti trovi nella lotta, perché sei assediato contemporaneamente da due parti:

Da una parte senti che Dio ti chiama, ti invita in svariati modi a stare con Lui, a deciderti a seguire la sua via. Dall’altra parte ti trovi assediato dalle tue cose, i tuoi idoli, ai quali sei molto attaccato, perché da loro cerchi vita e felicità, ma invano. I beni, le doti, le amicizie, tutte le tue cose si sostituiscono a Dio: questa è l’idolatria che ti stravolge e ti succhia la vita. Ma tu, che sei venuto al mondo per essere figlio di Dio,  ti accontenti di queste piccole cose e butti la tua esistenza agli idoli?”.

 Silenzio

“Lasciati attrarre dallo sguardo di Gesù”, dice Teresa, perché “chi vede me, vede il Padre mio”. Comincia a camminare dietro a Lui, segui i suoi passi e diventerai uno degli “amici forti di Dio”.

Preghiamo con S. Teresa: Signor mio! Qui il tuo aiuto è assolutamente necessario: senza di Te non si può far nulla! Non permettere mai che l’anima si lasci ingannare, abbandonando la strada incominciata! Donale luce sufficiente per riconoscere che ogni suo bene dipende dal perseverare.

Canone: Nada te turbe

 TERZA DIMORA: Il pericolo della mediocrità

 

Gocce di Parola: Mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a Lui, gli domandò: Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna? Gesù gli disse: Tu conosci i comandamenti…Egli allora gli disse: Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza. Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui e lo amò e gli disse: Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri , e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi! Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni”. (Mc 10, 17-21)

Dice Teresa: “O hai un amore grande, o sarai sempre tentato per guadagnarsi la vita eterna sia necessario “fare”. Qual è la tentazione? Certo, siamo buoni cristiani, partecipiamo alla Messa, al gruppo ecc… Eppure talvolta ci manca la gioia: sei un cristiano con la faccia da funerale! Non sono le opere che ti salvano, ma l’amore con cui le compi. Gesù, come al giovane ricco, ti fissa negli occhi e ti dice: “Vendi, vieni e seguimi”. C’è una conversione da compiere: dalle buone opere fatte per convenienza a quelle compiute solo per amore, per pura gratuità”.

Preghiamo con S. Teresa: Quando, o Signore, ci dici quello che dobbiamo fare per essere perfetti, fa’ che non ti volgiamo le spalle come il giovane del Vangelo, ma donaci di perseverare nell’abbandono di ogni cosa per Te e di ritenerci sempre servi inutili. Amen.

 Canto: Oculi nostri…

SESTA DIMORA:

 Bruciati dall’Amore ed esultanti nel cuore

Il fidanzamento spirituale

 

Dice S. Tersa: “Immagina due sposi che si vogliono bene in una perseverante fedeltà: amore e dolore vanno insieme. È un continuo donare all’altro perciò anche cedere, rinunciare, sopportare. Quando amiamo una persona dobbiamo diventare un po’ simile alla persona amata e ci consumiamo, perché l’amore consuma, brucia. Accade lo stesso con Dio, ma qui interviene Lui e fa grandi opere di dolore e di gioia, perché tu acquisti pian piano il Suo stesso amore. Una di queste opere è la gioia interiore. “Ci sono dei momenti in cui Dio rapisce l’anima tutta per Sé e le mostra qualche momento del Regno che le ha preparato…Sotto questo impeto di gioia l’anima non riesce a tacere e vorrebbe come Maria elevare un canto: l’anima mia esulta in Dio, mio salvatore”. Hai finalmente trovato la tua vera compagnia, il tuo punto di riferimento: Gesù, Dio e Uomo. Lui si è fatto come te e ora hai un solo desiderio: stare con Lui, divenire simile a Lui, alla sua umanità”.

Preghiamo con S. Teresa: O Dio, Tu solo sei Verità che non può mancare! Per assomigliarti, occorre che anche noi camminiamo nella verità davanti a Te e a tutti: che nessuno attribuisca al nostro operare ciò che è tuo dono. Tu, Somma Verità, ami l’umiltà, perché l’umiltà è verità: conoscere la nostra povertà è rimanere in Te. Amen.

 SETTIMA DIMORA: L’identità del cristiano: l’unione con Dio

Il matrimonio spirituale

 Dal Cantico dei Cantici: “Io sono del mio Amato  e il mio Amato è mio”

Quando entri nella VII Dimora, tutto il Castello si illumina e la tua persona diventa splendente. Sei arrivato alla meta e Dio ha trovato in te il Suo cielo.

Allora comprenderai Dio come Trinità. Dio è famiglia: lì è la nostra origine, lì la nostra relazione e Dio scende ad esistere in te, come scrive s. Giovanni: “Se uno mi ama osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”. Infine ci sarà l’unione con Gesù, denominata “matrimonio spirituale”. Ne deriva che da ora in poi tu desideri fare in modo che Dio sia conosciuto, amato, lodato da tutti. La tua passione è per la Chiesa e per i fratelli in umanità. Così dice Teresa: “Marta e Maria devono sempre andare d’accordo dentro di te”, ossia vivere l’azione con il cuore orante di Maria e la preghiera con l’anima di Marta. Il Signore si serve anche nelle piccole cose.

 

Padre nostro…   – Benedizione eucaristica

Canto finale: Così per amore.

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