UNA NUOVA SALA LUDICA E PER L’OSSERVAZIONE PSICO-CLINICA FINANZIATA DALLA FONDAZIONE PUGLIA. INAUGURAZIONE 13 DICEMBRE 2016
Un nuovo traguardo per la Congregazione delle Suore Discepole del Sacro Cuore, l’Istituto religioso alle porte di Monteroni. Ma soprattutto un servizio in più per i bambini e per le mamme accolti presso le due comunità per minori presenti nella Casa generalizia delle religiose fondate nel lontano 1929 dalla Serva di Dio, Madre Santina De Pascalis e oggi guidata sapientemente da Madre Giulia Cavallo (61 anni, nella foto). Quasi novant’anni di servzio a favore dei minori più sfortunati, dei bambini orfani o che vivono situazioni di disagio familiare. Oggi la Congregazione, presente con le case religiose oltre che in Italia anche in Svizzera e in Madagascar, vive una nuova stagione che guarda non solo verso i minori, gli anziani e la scuola dell’infanzia, ambiti nei quali già opera da diversi anni, ma anche verso i profughi e gli immigrati, nel cui servizo affianca la Cooperativa “Madre Santina” – nata pochi anni fa per coinvolgere anche i laici vicini alla famiglia religiosa nella missione verso i più poveri – che gestisce alcune strutture di accoglienza e assistenza per gli extracomunitari qui nel Salento ma anche in Lombardia.
Martedì 13 dicembre alle 11 presso la Casa Generalizia di Via Monteroni a Lecce, una cerimonia d’inaugurazione saluterà con soddisfazione una nuova “creatura”, una sala ludica che avrà una doppia funzione: sarà uno spazio attrezzato e all’avanguardia per il gioco dei bambini accolti nelle due comunità educative “Mani tese” e “Il gabbiano”, attive nella struttura ma, anche un ambiente speciale per l’osservazione psico-clinica da parte degli esperti di cui la struttura si è dotata come previsto dalle direttive regionali e dal progetto finanziato.
Esso, destinato a favorire l’integrazione tra le comunità educative e le famiglie di origini delle mamme e dei bambini accolti, si realizza grazie al contributo economico erogato dalla Fondazione Puglia ma soprattutto grazie al lavoro silenzioso – ma anche faticoso – delle suore coadiuvate da un’equipe educativa formata da professionisti laici.
Un nuovo obiettivo raggiunto dalle Suore del Sacro Cuore (come vengono più comunemente chiamate) che diventa ulteriore ricchezza per il territorio in ambito sociale, in un settore – quello dei minori e delle famiglie in difficoltà – in cui le istituzioni pubbliche non sempre riescono a soddisfare l’immenso bisogno e ad offrire risposte adeguate