Adorazione Eucaristica Maggio 2018
Ufficio per la Pastorale Vocazionale – Maggio 2018
TOMMASO E LA FEDE
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Esposizione del SS. Sacramento
Canto
Cel.:Nel nome del Padre… T.: Amen
G.Cristo ha ricevuto dal Padre la missione di condurre tutti gli uomini alla salvezza. Venendo nel mondo ha manifestato agli uomini il volto paterno e misericordioso di Dio. La Chiesa, nata dal costato aperto di Cristo, accoglie tutti coloro che credono nel Signore Gesù e condividono la stessa speranza. A questa fede, continuamente vissuta e rinnovata, fa riferimento Gesù in una delle sue apparizioni agli apostoli. Egli richiama esplicitamente Tommaso, ma in Tommaso possiamo riconoscerci tutti, almeno in alcuni difficili passaggi del nostro cammino nell’adesione piena a Cristo. La beatitudine della fede ricolmi il nostro cuore di gioia.
Cel.:O Dio di eterna misericordia, che nella ricorrenza della Pasqua ravvivi la fede del tuo popolo, accresci in noi la grazia che ci hai dato, perché tutti comprendiamo l’inestimabile ricchezza del Battesimo che ci ha purificati, dello Spirito che ci ha rigenerati, del Sangue che ci ha redenti. Per il nostro Signore…
T.:Amen
Preghiamo il Salmo 117 a cori alterni
Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre. Dica Israele: “Il suo amore è per sempre”. Dica la casa di Aronne: “Il suo amore è per sempre”. Dicano quelli che temono il Signore: “Il suo amore è per sempre”. Nel pericolo ho gridato al Signore: mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo. Il Signore è per me, non avrò timore: che cosa potrà farmi un uomo? Il Signore è per me, è il mio aiuto, e io guarderò dall’alto i miei nemici. È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nell’uomo. È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nei potenti. Tutte le nazioni mi hanno circondato, ma nel nome del Signore le ho distrutte. Mi hanno circondato, mi hanno accerchiato, ma nel nome del Signore le ho distrutte. Mi hanno circondato come api, come fuoco che divampa tra i rovi, ma nel nome del Signore le ho distrutte. Mi avevano spinto con forza per farmi cadere, ma il Signore è stato il mio aiuto. Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza. Grida di giubilo e di vittoria nelle tende dei giusti: la destra del Signore ha fatto prodezze, |
La destra del Signore si è innalzata, la destra del Signore ha fatto prodezze. Non morirò, ma resterò in vita e annuncerò le opere del Signore. Il Signore mi ha castigato duramente, ma non mi ha consegnato alla morte. Apritemi le porte della giustizia: vi entrerò per ringraziare il Signore. È questa la porta del Signore: per essa entrano i giusti. Ti rendo grazie, perché mi hai risposto, perché sei stato la mia salvezza. La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo. Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi. Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci in esso ed esultiamo! Ti preghiamo, Signore: dona la salvezza! Ti preghiamo, Signore: dona la vittoria! Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Vi benediciamo dalla casa del Signore. Il Signore è Dio, egli ci illumina. Formate il corteo con rami frondosi fino agli angoli dell’altare. Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, sei il mio Dio e ti esalto. Rendete grazie al Signore, perché è buono, perché il suo amore è per sempre.
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Adorazione silenziosa
L.: Dai discorsi di BenedettoXVI
Il Vangelo può illuminare in profondità le coscienze e trasformare dall’interno le culture solo se ogni fedele si lascia raggiungere nella sua vita personale e sociale dalla Parola di Cristo, che invita, attraverso una conversione autentica e duratura, a una risposta di fede personale adulta, in vista di una fecondità sociale e di una fraternità fra tutti. Nelle difficoltà della vita è soprattutto la qualità della fede di ciascuno ad essere saggiata e verificata: la sua solidità, la sua purezza, la sua coerenza con la vita. Credere vuol dire prima di tutto accettare come verità ciò che la nostra mente non comprende fino in fondo. Bisogna accettare ciò che Dio ci rivela su stesso, su noi stessi e sulla realtà che ci circonda, anche quella invisibile, ineffabile, inimmaginabile. Questo atto di accettazione della verità rivelata, allarga l’orizzonte della nostra conoscenza e ci permette di giungere al mistero in cui è immersa la nostra esistenza. Un consenso a tale limitazione della ragione non si concede facilmente. Ed è proprio qui che la fede si manifesta nella sua seconda dimensione: quella di affidarsi ad una persona, non ad una persona ordinaria, ma a Cristo. E’ importante ciò in cui crediamo, ma ancor più importante è colui a cui crediamo. Solo se trova la luce che lo illumina e gli dà pienezza di significato l’essere umano è veramente felice. Questa luce è la fede in Cristo, dono che si riceve nel Battesimo, e che va riscoperta costantemente per essere trasmessa agli altri. La speranza cristiana, radicata in una fede solida nella parola di Cristo, è l’àncora di salvezza che ci aiuta a superare le difficoltà apparentemente insormontabili e ci permette di intravedere la luce della gioia anche oltre il buio del dolore e della morte. La fede è un cammino di illuminazione: parte dall’umiltà di riconoscersi bisognosi di salvezza e giunge all’incontro personale con Cristo, che chiama a seguirlo sulla via dell’amore. “Fides tua te salvum fecit”, che significa: “La tua fede ti ha salvato”, così dice il Signore ripetutamente a coloro che ha guarito. Non è il tocco fisico, non è il gesto esteriore che decide, ma il fatto che quei malati hanno creduto. E anche noi possiamo servire il Signore in modo vivace soltanto se la fede diventa forte e si rende presente nella sua abbondanza. Scrive Paolo nella Lettera ai Romani: “Noi riteniamo che l’uomo viene giustificato per la fede, indipendentemente dalle opere della Legge” (3,28). Egli dice con tutta chiarezza che questa condizione di vita non dipende dalle nostre eventuali opere buone, ma da una pura grazia di Dio: “Siamo giustificati gratuitamente per sua grazia, in virtù della redenzione realizzate da Cristo Gesù” (Rm 3,24).
Canto
In ascolto della Parola
Canto di acclamazione al Vangelo
G.:Il vangelo illumina i nostri passi nella vita e siamo certi che in esso ci è dato tutto l’essenziale per vivere nel modo migliore possibile: facendo la volontà di Dio, di un Dio che ci ama fino a consegnare Se stesso alla morte per darci la vita vera. Ascoltiamo.
Cel.:Dal Vangelo secondo Giovanni(Gv 20, 19-31)
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». 20Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». 22Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». 2Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». 2Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome. Parola del Signore
Pausa di riflessione e adorazione personale
L.:Il Vangelo dell’apostolo Tommaso fa battere il nostro cuore con il ritmo del Risorto, che viene a stare in mezzo alla nostra difficoltà di credere e nella debolezza della nostra fede. E’ un fatto commovente, Tommaso ci rappresenta tutti; siamo increduli, ma anche bisognosi di credere. Il nascondiglio dei discepoli presi da paura non è altro che il nostro timore di non farcela, di non riuscire a vincere la tristezza, di affrontare le ossessioni del mondo. Gesù irrompe, entra a porte chiuse e soffia lo Spirito Santo; è la luce che penetra nella nostra sfiducia, nella nostra angoscia. E’ la misericordia di Dio che si versa nell’Umanità. Il Signore Gesù, il Risorto non ha limiti, non ha confini, non teme le porte chiuse del cenacolo, ma le spalanca, le supera, le attraversa e quando trova chiuso non se ne va. Rimane sulla soglia del nostro cuore ad aspettare, ci concede il tempo necessario, poi viene a liberarci dalle nostre paure. Ci dona il coraggio di accoglierlo, ci permette di sentirlo vicino, ci lascia mettere il dito della nostra sete di Lui nelle sue piaghe , che da ferite diventano feritoie. Lui ci lascia la pace, ci sostiene nell’animare la nostra vita, non ci fa arrendere quando le porte sono chiuse dal male; ci fa tendere la mano per stringere la sua e insieme superare le minacce che insidiano il nostro affidarci a Lui, scuote la nostra fede tiepida che cerca segni immediati, ma che non durano nel tempo della nostra vita. E’ il cammino della vita, specie in questo Anno della Fede. E’ Beato chi con amore, come Tommaso, esprime la professione di fede e dice: “Mio Signore e mio Dio”!
Preghiera a cori alterni
1C Signore tu sei il Figlio di Dio, e ci doni la vita vera, la vita eterna: forza che non muore e ci rende figli del Padre
2C Signore tu hai assunto la nostra umanità per renderci figli di Dio, per farci incontrare il Padre tuo e nostro
1C Signore, tu doni la tua vita per riconciliarci con il Padre e tra di noi, e diventare seme della nuova umanità
2C Signore Gesù tu, il Maestro, ci insegni la strada verso la vera gioia, quella che nasce nel seguirti con entusiasmo
1C Signore tu sei vero uomo, nato dalla Vergine; ci fai rinascere alla vita dei risorti nella vera beatitudine
2C Signore Gesù ci doni la forza dello Spirito per aiutarci a vivere la testimonianza che ci manifesta come tuoi amici
1C Signore Gesù, aiutaci a non avere paura di cercare il tuo amore e di annunciarlo ai nostri fratelli e sorelle
2C Signore tu ci accogli e hai pazienza di fronte alle nostre difficoltà nel comprendere e annunciare il Vangelo
1C Signore la tua parola ci conferma nella fede e ci incoraggia nella testimonianza per essere luce del mondo
2C Signore, tu sei il Figlio di Dio e nostro salvatore, tu sei il Risorto e doni lo Spirito per unirci al Padre
TuttiSignore, rendici anche testimoni del tuo amore, per accendere il mondo con il fuoco d’amore che le feste pasquali hanno acceso in noi. Abbiamo acceso rinnovato la nostra fede chiedendo il dono dello Spirito anche per i fratelli che sono rinati a vita nuova nel fonte, tesoro di grazia per ogni uomo. Ognuno di noi viva la gioia e la forza che nasce Pasqua, e sia per quanti lo incontrano un annuncio di gioia e di vita redenta.Amen
Canto
Riflessione…
L.:La paura, che aveva fatto chiudere le porte lascia il posto alla gioia; le porte della sala superiore erano sbarrate, ma tu, Gesù non te ne curi, tu entri lo stesso: la Vita non si ferma davanti a un chiavistello di legno; solo davanti alle porte del cuore e della mente tu bussi, e aspetti fuori Rimani in attesa perché rispetti l’uomo; mostri pazienza anche con Tommaso, l’apostolo diventato simbolo di chi prima faticava a credere e poi, divenuto modello di fede, esclama “mio Signore e mio Dio” quando tu, il Risorto lo inviti a toccare le tue ferite: piaghe gloriose e segno di vittoria. La Luce del mondo esce dal buio della notte, si defila dall’ombra della morte vince le tenebre della tomba, ma soprattutto sfida la chiusura del nostro cuore; tu risplendi ma non abbagli, perché vuoi che i nostri occhi si abituino alla tua luce come avviene al mattino con il sole che diffonde pian piano il suo potere Non vuoi accecare i tuoi fratelli, non ci costringi a credere e ti offri come pane posto sulla mensa: noi dobbiamo stendere la mano e prenderti per condividerti con tutti e donarti anche a chi ci pone le domande di fede. Non è facile credere, non è un dovere, non una logica conseguenza; la fede non è formula matematica che si impone all’intelligenza umana: è invece il traguardo di un lungo, e quasi sempre difficile, cammino individuale, quando il cuore si sveglia scoprendosi innamorato di Dio e si getta tra le sue braccia Dio Padre lo sa, e attende che anche noi ogni anno lasciamo risuonare queste parole, come potente eco della vita che allontanano il silenzio della morte, come un fiore che sboccia e porterà frutto, ma solo nella stagione assegnata Dio attende, pazienta fiducioso per vederci aprire il cuore e la mente al dono della vita, quella che non ha fine, la sua.
Adorazione personale
Preghiera a san Tommaso apostolo
O caro e glorioso San Tommaso, tu sei modello perché hai creduto:
con il tuo esempio aiutaci a seguire sempre Gesù e a riconoscerlo Maestro di verità. O caro e glorioso San Tommaso, tu hai creduto perché hai veduto: con la tua intercessione aiutaci a credere anche senza vedere e a sperare oltre ogni umana possibilità. O caro e glorioso San Tommaso, tu hai veduto perché cercavi: con il tuo coraggio aiutaci a cercare Gesù sopra ogni cosa e nulla anteporre al Suo amore. O caro e glorioso San Tommaso, tu hai cercato perché amavi: con il tuo esempio aiutaci ad amare Gesù sopra ogni cosa e a servirlo nei nostri fratelli. O caro e glorioso San Tommaso, tu hai amato perché fosti scelto: con la tua presenza aiutaci ad apprezzare la vocazione cristiana e a condividerne la gioia. O caro e glorioso San Tommaso, tu fosti scelto perché prediletto: con le tue preghiere aiutaci a riconoscere Gesù presente tra noi per incontrarlo un giorno in paradiso. Amen
Padre nostro… BENEDIZIONE EUCARISTICA – Canto finale