“Un cammino di vera conversione”

“Un cammino di vera conversione”

Ma il tempo di Quaresima che ci apprestiamo a vivere è il tempo favorevole, è il tempo certo del passaggio del Dio Amore che perdona e rinnova.

Nel messaggio per Quaresima il Santo Padre ce lo ricorda: “Mentre guarda all’incontro definitivo con il suo sposo nella Pasqua eterna, la Comunità ecclesiale, assidua nella preghiera e nella carità operosa, intensifica il suo cammino di purificazione nello spirito per attingere con maggiore abbondanza al Mistero della redenzione la vita nuova in Cristo Signore”.

C’è un mezzo sicuro: “Per intraprendere seriamente il cammino verso la Pasqua e prepararci a celebrare la risurrezione del Signore, che cosa può esserci di più adatto che lasciarci condurre dalla Parola di Dio?” (Benedetto XVI).

Come ad Osea anche per noi c’è una parola: “La condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore” (Os 2,16).

C’è dunque questo primo impegno: l’ascolto della parola che sola può aiutarci a vincere ogni prova e ogni tentazione. Il rifugio e la certezza di non soccombere è nella imitazione di Cristo Gesù che, tentato dal diavolo, ha sempre e soltanto una risposta come ci ricorda il brano del Vangelo di Matteo: “Sta scritto…!”.

C’è un’opera quaresimale da non disattendere: farci prendere per mano dalla Parola di Dio con la quotidiana fedeltà e assiduità alla lectio che ha il potere di aprirci alle insondabili ricchezze del suo cuore, ammettendoci alle soglie del mistero.

Ma questa Parola si fa carne nel grembo di Maria: “Vergine in ascolto, ella vive in piena sintonia con la divina Parola; serba nel suo cuore gli eventi del suo Figlio (…) Ella è figura della Chiesa in ascolto della Parola di Dio che in lei si fa carne. Maria è anche simbolo dell’apertura per Dio e per gli altri” (Dei Verbum 27)

Maria è per noi icona dell’ascolto che interiorizza e si fa carne che genera una vita nuova che, restituendoci alla pienezza della dignità di figli, ci muove all’annunzio e alla testimonianza della novità a noi consegnata, memori della parola di S. Ambrogio laddove afferma: “Ogni cristiano che crede, in un certo senso concepisce e genera il Verbo di Dio in se stesso”.

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