Ruppi, il ritorno/4. Arriva da Carrara il sepolcro in marmo: sarà collocato in cattedrale
articolo ripreso da portalecce
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- Scritto da Manuela Marzo
- Categoria: vita diocesana
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Si avvicinano i giorni in cui i resti mortali dell’arcivescovo Cosmo Francesco Ruppi torneranno a Lecce. Domani, 13 dicembre, intorno a mezzogiorno sarà la volta del sarcofago in marmo bianco che giungerà da Carrara e che sarà collocato in cattedrale sul lato sinistro dell’altare dedicato a San Filippo Neri.
Si avvia così a conclusione l’iter per la definitiva esecuzione delle sue volontà testamentarie per le quali aveva anche destinato le somme necessarie. Il sepolcro è un unico blocco scavato in marmo bianco con cornici in marmo verde pregiato. L’opera è stata progettata da un pool di tecnici formato dall’ing. Tommaso Farenga e dalle architette Grazia Loiacono e Marilena Di Giorgio e realizzata dalla ditta Darmar di Carrara.
La ditta, con le dovute precauzioni introdurrà nella cattedrale il blocco scavato in cattedrale dove una ditta locale ha già provveduto ad allestire l’area di cantiere nella cappella dedicata a San Filippo Neri, a sinistra dell’altare maggiore, esattamente di fronte al sepolcro del vescovo Luigi Zola.
Il sepolcro di Ruppi, infatti, rispondendo alle migliori sensibilità attuali che consentono la perfetta integrazione con il contesto di pregio nel quale verrà collocato, non sarà collegato alle strutture murarie del duomo e sarà – a differenza di quello di Zola – totalmente distanziato dalle pareti della cappella che chiude la navata sinistra del duomo di Lecce.
I sacerdoti e i laici della diocesi di Lecce – specie quelli che lo hanno conosciuto e che con lui hanno collaborato – vivono giorni di attesa: al momento però non è stata ancora fissata la data della traslazione del feretro dal cimitero di Alberobello dove mons. Ruppi riposa dal giorno dei suoi funerali (31 maggio 2011) presieduti dal card. Salvatore De Giorgi alla presenza dei vescovi di Puglia e di numerosi sacerdoti.
Una volta giunta a Lecce sarà data sepoltura alla salma e in un giorno successivo da stabilire, l’arcivescovo Michele Seccia – artefice principale (lo aveva promesso al suo arrivo nel Salento due anni fa) del ritorno del suo predecessore a Lecce e grande amico di mons. Ruppi nonché suo stretto collaboratore da segretario della Conferenza episcopale pugliese da vescovo di San Severo negli anni in cui Ruppi ne era il presidente – presiederà una solenne concelebrazione eucaristica in suffragio del suo predecessore finalmente sepolto in cattedrale.