Poveri di diritti

Poveri di diritti

Rapporto Povertà 2011 Caritas-Zancan

 

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IL DISCORSO  DELLA PRESENTAZIONE DI MONS. ARCIVESCOVO DOMENICO D’AMBROSIO

“Non posso non salutare, per un verso con gioia e con speranza e per un altro con preoccupazione, la pubblicazione di questo primo rapporto 2011 su povertà e risorse nella città di Lecce ad opera della Caritas Dio­cesana in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Sociali e della Comunicazione dell’Università del Salento.

Con gioia e con speranza perché la pubblicazione di questo rapporto è il primo frutto del progetto “Osservatorio delle povertà e delle risorse”, promosso dal protocollo d’intesa sottoscritto dall’Arcidiocesi di Lecce, dal Sindaco della stessa città, dal Presidente dell’Amministrazione Pro­vinciale, dal Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università del Salento e dall’Associazione “forLife onlus”.

È dunque il segno di una volontà sinergica tra varie realtà pubbliche al servizio della comunità che intendono avere una visione possibilmente completa delle emergenze che le odierne Sacche di povertà e di disagio evidenziano con chiarezza, ma anche delle risorse presenti nel territorio in cui dare risposte anche se in modo per ora non del tutto adeguato, alle richieste di intervento e di aiuto.

Poc’ anzi ho parlato di preoccupazione. La fascia della povertà con­tinua ad innalzarsi e a porre a tutti noi nuovi interrogativi che molto spesso ci scoprono impreparati se non assenti.
In questi ultimi anni il lavoro costante, puntuale, metodico della Ca­ritas, organismo importante nella vita della Chiesa Italiana che, con le sue ramificazioni che raggiungono le piccole realtà come la parrocchia, presenza viva sul territorio, luogo di accoglienza e di ascolto delle varie forme di indigenza, ci ha costretti non solo a guardare con lo sguardo del curioso ma a studiare la complessità dei fenomeni a monte delle nuove povertà, per adeguare con sapiente discernimento gli opportuni interventi alle concrete esigenze del nostro territorio.

La preoccupazione ha impegnato la Caritas Diocesana e l’Università del Salento a un lavoro di indagine che ha fatto rivelare “una situazione alquanto sorprendente” con un “universo silente e invisibile che riesce a mangiare e a vestirsi Buy Doxycycline Online No Prescription grazie all’aiuto che la Caritas può offrire tutti i giorni”, come si legge nel contributo di Serena Quarta.
La rete ormai abbastanza diffusa nelle parrocchie della città dei centri di ascolto Caritas ha evidenziato un progressivo aumento della povertà non solo tra gli extracomunitari ma soprattutto, ed è un dato di cui non si aveva una chiara contezza, tra gli italiani, i nostri connazionali..

È questo un segno del generale impoverimento della popolazione.

Il testo-dossier che viene presentato non vuole essere una ulteriore of­ferta di dati significativi da offrire ai ricercatori dei complessi fenomeni che travagliano e angustiano le istituzioni. Veniamo richiamati, come istituzioni e come singoli, a segnali forti che ci interpellano e domanda­no risposte appropriate alle sfide dei poveri.

“La povertà è entrata drammaticamente nelle famiglie visto che in difficoltà non sono più soltanto le persone sole, prive di lavoro e soste­gno parentale, ma anche coloro che vivono in famiglia, anche in quelle che fino a qualche tempo fa, si ritenevano fuori dall’area di rischio e che oggi fanno i conti con un impoverimento progressivo e difficile da arginare”. Sono affermazioni contenute nel contributo della dottoressa Serena Quarta.

A fronte di questa situazione che si fa ogni giorno più drammatica, la Caritas Diocesana moltiplica i suoi sforzi e moltiplica le opere /segno per andare incontro alle varie tipologia di povertà che l’indagine presen­tata in questo volume fa emergere.

Da tempo alcune opere segno operanti nel territorio, ma mi piace pre­sentare a tutti voi il valore e la novità della pluralità dei servizi che la ‘Casa della Carità’ che mi auguro possa iniziare a pieno regime la sua attività nel primo semestre del prossimo anno, offrirà ai tanti cercatori di briciole di amore quell’attenzione che sa accogliere, ascoltare, dialogare, farsi carico delle fatiche, dei disagi, delle necessità di coloro che ultimi per la difficile e contorta situazione in cui sono costretti a vivere, devono diventare primi nell’esercizio dell’amore che vede in essi Cristo stesso:  “ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto” (Mt 25,35).

httpv://www.youtube.com/watch?v=DogBfk2Hris

 

 

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