Licenza in liturgia a Sant’Anselmo

Licenza in liturgia a Sant’Anselmo

articolo ripreso da portalecce

Ieri, martedì 7 Luglio, don Vito Caputo parroco di San Pio X in Lecce, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano e vicario episcopale per la liturgia, ha conseguito con il massimo dei voti la tesi di Licenza in sacra liturgia presso il Pontificio Istituto liturgico Sant’Anselmo di Roma.

 

 

Il lavoro dal titolo “La questione del rito come problema teologico. I linguaggi della liturgia per comunicare il Sacro in epoca post-conciliare”, avente come relatore il prof. A. Piqué I Collado e come censore  il prof. S. Geiger, è il coronamento di un cammino di preghiera, ricerca, studio  e confronto che hanno portato il candidato ad arricchirsi non soltanto di contenuti ma a mettere a disposizione della formazione accademica la sua esperienza di parroco, di direttore spirituale, di credente che vive la liturgia come fonte e culmine del cammino cristiano e quale apice di quella di preghiera.

Interessanti le motivazioni che hanno portato don Caputo alla stesura dell’elaborato: “ho esaminato la questione del rito, rilevandone l’importanza come problema teologico, per travalicare l’erronea convinzione della spettacolarizzazione, come costruzione di una macchina cerimoniale e conseguente perdita di una partecipazione attiva”.

In un tempo in cui anche l’evento celebrativo rischia di essere inserito nel calderone di una modernità che vuole avere il sapore della semplicità-vicinanza al fedele, la liturgia chiede di mantenere il suo carattere sacro al fine di narrare le opere di Dio nell’esistenza di ogni credente.

Continua don Vito: “il fine prefissato è stato quello di recuperare l’essenza del rito, il suo aspetto costitutivo e istitutivo di agire rappresentativo, come actio sacra del mistero del culto, al cui centro sta la grazia che si riceve nell’azione”.

La dedica del lavoro, apportatore di nuove conoscenze per Caputo, è a Dio per la cui grazia tutto questo è stato compiuto, con spirito di servizio, in umiltà di cuore e come rendimento di grazie per un tempo di formazione che ha prodotto notevoli frutti spirituali.

A don Vito giungano gli auguri affettuosi e le felicitazioni più belle da parte dell’arcivescovo Michele Seccia e dei suoi confratelli presbiteri, perché questa fatica possa essere per la gloria di Dio e per il bene della Chiesa universale e diocesana.

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