La famiglia che educa a custodire il creato

La famiglia che educa a custodire il creato

“La famiglia educa alla custodia del Creato” è il tema dell’VIII giornata per la salvaguardia del creato che si celebra l’1 settembre. Quest’anno si pone un’attenzione particolare alla responsabilità educativa della famiglia, strategica anche in quest’ambito, come richiamato da papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, il 5 giugno scorso.

La celebrazione di questa giornata nell’Anno della Fede vuole alimentare un’ispirazione profonda che coniughi il credere in Dio col custodire la Sua parola amando la vita e tutto il creato.

Le gioie, le speranze, le tristezze e le angosce della famiglia umana, soprattutto dei poveri, delle vittime della crisi economica, di tutti coloro che vivono l’esperienza della fragilità, chiedono impegno di vicinanza, di pace, di cura dei beni comuni, di condivisione solidale. È anche molto opportuna un’attenzione alla dimensione interreligiosa del tema perché il contributo delle varie voci religiose converge nella cultura della custodia che viene appresa da tutti in famiglia attraverso la gratuità, la reciprocità e la capacità di riparare il male.

Guardare alla famiglia come scuola di custodia del creato, trova una felice connessione anche con la 47esima Settimana Sociale dei Cattolici Italiani che si svolgerà a Torino dal 12 al 15 settembre 2013 e che avrà come tema “la Famiglia, speranza e futuro per la società italiana”. In preparazione di questo evento importante della vita del Paese, le delegazioni regionali dell’Azione Cattolica hanno vissuto un lungo e partecipato percorso trattando il tema con sfaccettature diverse. Nel 50esimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, poi, rileggiamo la costituzione pastorale “Gaudium et Spes” (al n.52) che definisce la famiglia “una scuola di umanità più completa e più ricca (…) veramente il fondamento della società perché in essa le diverse generazioni si incontrano e si aiutano vicendevolmente a raggiungere una saggezza umana più completa e a comporre convenientemente i diritti della persona con le altre esigenze della vita sociale”.

Nelle nostre comunità parrocchiali dobbiamo proporre momenti che garantiscano un ampio coinvolgimento del popolo di Dio con iniziative che siano prese nell’arco di tutto il mese di settembre e che prevedano incontri di preghiera e di confronto che potranno trovare ispirazione nei grandi temi biblici della solidarietà operosa, nell’invocazione a Dio perché custodisca il suo popolo e la Terra, nella riflessione secondo il pensiero di Francesco d’Assisi, patrono dell’ecologia. Anche in queste iniziative è dovuta un’attenzione alla prospettiva ecumenica, con il coinvolgimento dei rappresentanti delle diverse confessioni presenti nel nostro territorio, approfondendo tematiche specifiche, ad esempio la custodia dei beni ambientali (acqua,energia), o del territorio, o il rinnovamento degli stili di vita sollecitando l’impegno di tutti ad essere custodi della creazione in ambito economico, politico e sociale. Nelle difficoltà e nelle contraddizioni di oggi il punto di partenza per tutti è la custodia di se stessi; del proprio cuore, dove trova posto la gratitudine al Padre creatore per tutte le cose che ci offre, divenendo testimoni della Sua presenza ospitale nel rinnovamento dei nostri stili di vita, nella sostenibilità, nella sobrietà e nella ricerca di modelli di sviluppo e di lavoro giusti e solidali. Liberi dalla avidità dei beni e custodi della Terra nella sua integrità, perché si possa sostenere ancora la vita delle generazioni future.

Massimo Vergari, Delegato diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso

Condividi questo post