Inizia la Quaresima. Domani l’imposizione delle ceneri in cattedrale con l’arcivescovo Seccia

Inizia la Quaresima. Domani l’imposizione delle ceneri in cattedrale con l’arcivescovo Seccia

articolo ripreso da portalecce

Domani 14 febbraio alle 18, nella cattedrale di Lecce, l’arcivescovo Michele Seccia presiederà l’eucarestia del Mercoledì delle Ceneri che segna l’avvio del cammino verso la Pasqua di passione, morte e resurrrezione. Il segno eloquente nella liturgia dell’inizio della Quaresima è l’imposizione delle ceneri. 

 

 

“La cenere dal latino cinis – spiega don Vito Caputo, vicario generale della diocesi di Lecce e studioso di teologia liturgica – è il prodotto della combustione di qualunque materiale mediante il fuoco. Molto facilmente, assunse un significato simbolico di morte, di caducità, e in senso traslato, di umiltà e penitenza”.

“Nel Mercoledì delle Ceneri – aggiunge – si ripete in tutte le chiese il gesto simbolico di imporre, sul capo dei fedeli, della cenere ottenuta di solitamente bruciando i rami d’ulivo benedetti nella Domenica delle Palme dell’anno precedente. Si tratta di un segno liturgico che è risposta alla Parola di Dio che chiama alla conversione, come inizio del digiuno quaresimale e del cammino di preparazione alla Pasqua. La Quaresima, inizia con le ceneri e termina con il fuoco, con l’acqua e con la luce della Veglia pasquale. Le ceneri vogliono ricordare che qualcosa deve bruciare e distruggersi in noi – l’uomo vecchio, il cuore di pietra – per fare posto alla novità della vita nuova che viene dal Cristo risorto”.

Durante l’imposizione delle ceneri, l’arcivescovo e tutti i sacerdoti che celebraranno l’eucarestia,domani pronunceranno, una di queste due formule: “Convertitevi e credete al Vangelo” (Mc 1,15) oppure “Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai” (Gn 3,19): “un segno e alcune parole che esprimono la nostra  caducità e la nostra conversione e al tempo stesso l’accettazione del messaggio evangelico ossia la novità che Cristo ogni anno nella Pasqua vuole comunicarci, per usare una espressione celebre del Venerabile don Tonino Bello: ‘Cenere e acqua. Ingredienti primordiali di un tempo. Ma, soprattutto simboli di una conversione completa, che vuole afferrarci finalmente dalla testa ai piedi’ – conclude don Vito”.

Per rimanere nel centro storico di Lecce, nelle altre due chiese parrocchiali, Santa Croce e San Matteo, una prima celebrazione con l’imposizione delle ceneri si terrà alle 16,30 per i bambini e i ragazzi della catechesi. Alle 18,30 a San Matteo e alle 19 in basilica, invece, il rito per le famiglie e gli adulti presieduti rispettivamente dai parroci, mons. Vincenzo Marinaci e mons. Mauro Carlino.

 

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