Grest nonostante. L’estate in oratorio nelle parrocchie della diocesi nel post emergenza
articolo ripreso da portalecce
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- Scritto da Stefano Zaffino
- Categoria: vita diocesana
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Giugno è il mese in cui bambini e ragazzi terminano le lezioni e iniziano le loro vacanze dopo le fatiche dell’anno scolastico appena terminato.
Ma non per tutti, infatti per alcuni è iniziata l’importante tappa della maturità, per altri quella degli esami universitari e poi ci sono loro… Quei ragazzi e ragazze che dopo un’intera annata tra libri e quaderni decidono di mettersi a servizio delle realtà parrocchiali durante i Grest o Estate ragazzi.
Quest’anno, causa Covid-19, queste attività si svolgeranno diversamente dalle precedenti edizioni perché sarà importante attenersi alle misure igienico-sanitarie concordate da governo e regioni. Nella diocesi di Lecce tra le parrocchie che si sono attivate per lo svolgimento di queste attività risultano quelle di San Giovanni Bosco in San Pietro Vernotico, Sant’Antonio Abate in Carmiano e San Giovanni Paolo II in Merine.
Andrea, uno degli animatori della parrocchia San Giovanni Bosco, ci ha raccontato che il numero dei ragazzi è di 23 iscritti per un totale di 27 animatori. La fascia d’età è quella dei 6 e 11 anni. Il tema è quello voluto da Anspi “Era Ora” che affronta tematiche ambientali.
Per gli animatori la giornata inizia alle 7.45 con un momento di preghiera con il parroco don Alessandro Mele, a seguire si attende l’arrivo dei ragazzi con la misurazione della febbre e l’igienizzazione delle mani. Si procede con piccoli bans e dopo aver verificato l’arrivo dei partecipanti si inizia con la preghiera tutti insieme durante la quale viene letta la Parola di Dio con la riflessione di un animatore. La figura che accompagna le giornate è San Francesco d’Assisi. Dopo la preghiera, gli animatori introducono l’argomento della giornata con una scenetta.
I giochi e le attività si concentrano soprattutto sul risparmio, sul rispetto dell’ambiente e sulla riscoperta del creato.
Alla fine di ogni giornata c’è la condivisione e la preghiera del Grest. Tutti gli animatori restano per la sanificazione di stanze e oggetti.
“Sicuramente è stato più semplice fare che dire. Magari non abbiamo avuto gli stessi numeri degli altri anni ma sicuramente c’è maggiore impegno da parte di tutti gli animatori”
Don Riccardo Calabrese, parroco presso Sant’Antonio Abate in Carmiano, ci ha raccontato che il numero dei ragazzi è di 37 iscritti per un totale di 36 animatori. La fascia d’età è quella dei 6 e 11 anni. Anche qui sta seguendo la guida Anspi “Era Ora” con riferimento a tematiche ambientali. Le squadre sono divise in quattro gruppi e ciascuna di esse è guidata da capi Scout e da alcuni ragazzi del Clan.
La prima settimana si è svolta in maniera tranquilla, “nonostante la ‘stranezza’ dell’organizzazione del Grest, in cui mancano momenti comunitari di accoglienza e preghiera”. Le attività si stanno svolgendo sia in oratorio ma soprattutto presso la base Scout, nelle campagne di Carmiano, presso la quale ci si sposta a piedi.
Don Riccardo ha concluso dicendo che: “I bambini e gli animatori sono molto motivati e pronti ad affrontare questa sfida che, al di là delle normative, ci mette in gioco”.
Mentre a San Pietro Vernotico e a Carmiano è già volata via la prima settimana ed è appena iniziata la seconda, a Merine start da oggi.