Goian dopo il carcere. In un docufilm il progetto della Fondazione Regina Pacis in Moldavia

Goian dopo il carcere. In un docufilm il progetto della Fondazione Regina Pacis in Moldavia

articolo ripreso da portalecce

La Fondazione Regina Pacis in Moldavia ha presentato gli obiettivi raggiunti con la scuola professionale nel carcere minorile di Goian, dove nei diversi anni di impegno sono stato formati ben 166 giovani, i quali, una volta terminato il periodo di detenzione, hanno potuto inserirsi nel mondo del lavoro: cuochi, parrucchiero, elettricisti, calzolai e edili.

 

 

 

Un impegno che don Cesare Lodeserto e don Massimiliano Mazzotta hanno potuto realizzare grazie al lavoro intenso dei collaboratori della Fondazione, oltre alla partecipazione del Ministero della Giustizia e Ministero della educazione presso il Governo moldavo. Ricordiamo che nel settembre del 2018 l’arcivescovo di Lecce, Michele Seccia ha visitato il carcere di Goian ed apprezzato personalmente quanto veniva svolto.

Il film documentario (

), che è stato presentato in un cinema della città di Chisinau, racconta le attività svolte, con la voce dei giovani detenuti, il direttore della Fondazione ed i docenti e responsabili del carcere.

Un grazie di cuore è stato rivolto a quanti hanno contribuito economicamente alla realizzazione del progetto, che si spera possa continuare, perché ormai si è affermato come modello educativo della Chiesa cattolica in Moldavia. Il vescovo di Chisinau, mons. Anton Cosa, sempre attento alle opere di carità, ha ringraziato personalmente tutti coloro che con questo progetto hanno reso un’autentica testimonianza evangelica

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