diretta su Portalecce e Telerama

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articolo ripreso da portalecce

La celebrazione della Messa Crismale, che avviene il Giovedì Santo o nei giorni prossimi alla Pasqua, durante la quale si benedicono gli Oli, si consacra il Crisma e si rinnovano le promesse sacerdotali, è un momento significativo in modo particolare per la Chiesa locale.

 

 

Quest’anno a causa dell’emergenza sanitaria non si è potuta celebrare ed è stata rimandata a tempi migliori.

Dopo il 18 maggio, con l’apertura graduale delle celebrazioni in presenza di popolo, l’arcivescovo ha ritenuto opportuno che la celebrazione avvenisse prima della fine del tempo pasquale.

Infatti, sabato 30 maggio, alle ore 20,30, nella chiesa cattedrale (diretta su Portalecce e Telerama) alla presenza del clero, di una rappresentanza delle suore del consiglio Usmi e del Consiglio pastorale diocesano, nella messa vigiliare di Pentecoste il vescovo presiederà la solenne concelebrazione durante la quale saranno benedetti gli Oli degli infermi, dei catecumeni, e si consacrerà il Crisma. In questa occasione si rinnoveranno anche le promesse sacerdotali.

Le norme sanitarie, e quelle emanate dalla Cei, impongono degli adattamenti che non modificano, tuttavia, la sostanza del rito, che avrà il seguente svolgimento:

all’ora stabilita i presbiteri e i diaconi prenderanno il posto loro assegnato e l’arcivescovo inizierà la celebrazione con la processione introitale; all’interno della messa, dopo la liturgia della Parola, il vescovo inviterà i presbiteri a rinnovare le promesse sacerdotali fatte nel giorno della propria ordinazione; si procederà, quindi, con la Benedizione dell’olio degli infermi e dell’olio dei catecumeni ed infine ci sarà la consacrazione del Crisma.

La celebrazione proseguirà nel modo consueto con la liturgia eucaristica.

Al termine del rito, ordinariamente il vescovo consegnava ai parroci gli Oli da presentare alle proprie comunità parrocchiali. Quest’anno, invece, questa consegna subirà un adattamento e cioè: gli Oli non verranno consegnati ai parroci in questa occasione, ma sarà premura del Vescovo consegnarli personalmente nelle prossime settimane in una celebrazione da lui presieduta, alla presenza di una rappresentanza di ogni comunità nelle vicarie per evitare un numero di persone in eccesso ed assembramenti, secondo un calendario che sarà ufficializzato nelle prossime ore.

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