‘Fides victoria nostra’. ‘I cantori di Ippocrate’ in cattedrale per ricordare mons. Ruppi

‘Fides victoria nostra’. ‘I cantori di Ippocrate’ in cattedrale per ricordare mons. Ruppi

articolo ripreso da portalecce

Domani 8 febbraio alle 19 “I cantori di Ippocrate” in concerto ricorderanno nella chiesa cattedrale mons. Cosmo Francesco Ruppi, arcivescovo emerito dell’arcidiocesi di Lecce.

 

“Fides victoria nostra” è il titolo del concerto che vedrà protagonisti domani sera alle 19, nella cattedrale di Lecce, “I Cantori di Ippocrate” per ricordare mons. Cosmo Francesco Ruppi, vescovo emerito di Lecce dal 1988 al 2009, le cui spoglie mortali sono state solennemente traslate alla presenza dell’arcivescovo Michele Seccia il 30 dicembre scorso da Alberobello, sua città natale, nella cattedrale stessa.

La scelta del titolo afferma il dott. Mino Metrangolo, dirigente medico anestesista presso il Presidio ospedaliero “Vito Fazzi” e direttore artistico del coro ha il preciso intento di rendere omaggio a mons Ruppi a cui ci legavano sentimenti di stima ed amicizia”.

L’espressione “Fides victoria nostra, ripresa dalla Lettera di San Giovanni, che pone la fede al centro e a garanzia dell’operato, fu scelta da mons. Ruppi come motto del suo ministero episcopale.

“Mons. Ruppi racconta Metrangoloa causa di una patologia, trascorse un periodo di circa quindici giorni degente presso l’ospedale di Lecce nel reparto di rianimazione, affidato alle mie cure. Su questa dolorosa esperienza è nato un legame di familiarità, stima ed amicizia che si è esteso ai cantori di Ippocrate”.

Da questo incontro è cominciata anche una collaborazione culturale tra cui, memorabile, l’organizzazione al Politeama di un musical intitolato “Resurrexit”, sulla passione di Cristo. “Una serata di grande successo ricorda Metrangolo con il teatro stracolmo, effetti speciali, significativo sia per i sacerdoti che per i laici”.

Il concerto conclude il dottore vuole essere il nostro contributo nel celebrare il ritorno di mons. Ruppi, un omaggio ed un ringraziamento per il rapporto che ha voluto stabilire con me e con gli altri medici, durante il periodo della rianimazione e in seguito con tutti noi del gruppo”.

“I cantori di Ippocrate” nascono nel 2006 da un’idea proprio del dott. Metrangolo e segue ad un’altra iniziativa ideata dallo stesso dottore: la Borsa di studio “Vito Fazzi” al merito, per la realizzazione di un calendario satirico su Vito Fazzi e di una serata spettacolo nel corso della quale venivano premiati gli studenti più meritevoli del 5° anno di alcuni Istituti scolastici di Lecce.

Il coro, realtà artistica e culturale riconosciuta e accreditata, conta oggi circa 50 coristi diretti dal maestro Raffaele Lattante.

Inizialmente composto da soli medici, si è aperto con il tempo a personalità accademiche, istituzionali politiche e non, a dirigenti di scuole e ad unità corali di sostegno: “Abbiamo avuto militari ed anche qualche sacerdote”. precisa il dott. Metrangolo.

Portiano in concerto aggiunge temi come la pace, la libertà i diritti umani, l’ospedale senza dolore, l’amore verso il prossimo e, attraverso la musica, stabiliamo un dialogo fatto di fiducia, confidenza e democrazia”.

Nel corso della serata saranno eseguiti suggestivi inni sacri di varia ispirazione accompagnati al pianoforte del maestro Valerio De Giorgi:

“Ave Maria Stella”, Canto tradizionale su preghiera di Paolo Diacono; “Noi ti Amiam” di autore ignoto; “Pie Jesu” di G. Faurè – M.R Ingrosso; “Salga a Te Signore!” e “Pietà Signore” entrambi di A. Stradella – P. Conte; “Ave Maria” di G. Gaccini-Vanilov; “Panis Angelicus” di C. Franck – A. Ferrari; “Cantate Domino” dal “Judas Maccabeus” di F. Hande; “Agnus Dei” di – G. Bizet; “Ave Verum” di W. A. Mozart; “Vergin tutta amor” di F. Durante , M.R. Ingrosso; Corale “Resta con noi” dalla cantata 147 di J. S. Bach; “Vierge Maria” di F. Lopez P. Conte; “Dal tuo stellato soglio” (preghiera dal “Mosè”) Coro e solisti; “Gloria” di A. Vivaldi.

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