Va in scena il Mistero Pasquale

Va in scena il Mistero Pasquale

Domenica delle Palme la Via Crucis diocesana. Nelle Parrocchie iniziative per i Giorni Santi

LECCE

Come ormai da tradizione, anche quest’anno la nostra chiesa locale avrà modo di iniziare il cammino della settimana santa celebrando comunitariamente la Via Crucis diocesana animata dalle parrocchie, associazioni e movi­menti giovanili. Ogni anno il Servizio Dioce­sano di Pastorale Giovanile ha voluto percor­rere il cammino della croce visitando le piazze, i luoghi e i contesti più rappresentativi della città di Lecce, dalle periferie al centro storico, proponendo la meditazione e la preghiera pres­so stazioni allestite ora sul sagrato delle chiese ora nei pressi di luoghi profani o di ritrovo.

La prossima domenica delle Palme, 24 marzo, alle ore 20,00 è fissato il raduno dei giovani e di tutti i fedeli della diocesi presso la Villa Co­munale dalle quale alle 20,30 muoverà la pro­cessione percorrendo il seguente itinerario: via Imperatore Adriano, via Nazario Sauro, piazza Mazzini lato via Trinchese, galleria Mazzini, via Braccio Martello, via Trinchese, via Zanar­delli e conclusione nella piazzetta compresa tra via Zanardelli e via Imbriani.

Abbiamo deciso di portare la croce dei giovani nel cuore commerciale della nostra città, laddove molti negozianti sperimentano la durezza della crisi economica in corso, laddove la gente corre e si affanna nei ritmi frenetici della vita quotidiana e dove vivono moltissime famiglie nei grandi condomini del centro cittadino: la speranza cristiana radicata nella croce di Cristo e fon­data nella resurrezione del Signore potrà così manifestare la sua luce in una città che rischia di rinchiudersi nel pessimismo se non nella disperazione.

via crucis 2

Il Vescovo Domenico quest’anno ha voluto chiedere alle parrocchie, alle associazioni e ai movimenti giovanili della diocesi di preparare la meditazione e la preghiera per le quattordici stazioni della Via Crucis favorendo non solo momenti di preghiera e riflessione in ogni gruppo ma anche la collaborazione di gruppi e realtà giovanili che hanno poche occasioni di incontrarsi e conoscersi.

A conclusione del nostro cammino accoglieremo la parola del Vescovo che ci introdurrà nella grande setti­mana santa aiutandoci a riscoprire la bellezza della nostra fede e la urgente responsabilità di rinsaldare i vincoli di solidarietà tra di noi e soprattutto verso chi soffre e porta come Gesù la croce della mancanza di un lavoro, di una casa e della dignità di ogni persona.

Simone Renna

TREPUZZI

La Comunità Parrocchiale Santa Famiglia in Trepuzzi organizza la Rappresentazione Vivente della Passione di Cristo. Sono oltre cento i personaggi che, attraverso la loro voce e i loro gesti, ci faranno rivivere la più grande storia d’amore mai raccontata nei secoli. Già da due mesi, subito dopo il grande successo del Presepe Vivente visitato da oltre 3000 persone, tutta la comunità si sta preparando con grande entusiasmo e qualche Sacrificio a realizzare quella che sarà una vera e pro­pria opera teatrale itinerante che vuole essere principalmente una forma nuova di evange­lizzazione sul mistero più grande della nostra fede.

Il tema scelto quest’anno per la Passione Vivente è: “La debolezza di Dio”. Perché questo tema? Certamente molti si chiederanno: “Come può Dio essere debole??” L’immagine che abbiamo nella testa è quella di un Dio for­te, onnipotente e forse pensarlo “debole” come noi suona quasi blasfemo. Eppure, come ebbe a dire San Giovanni Crisostomo, la debolezza di Dio è più forte della fortezza degli uomini. L’obiettivo, quindi, è quello di ripercorrere il cammino della debolezza di Gesù, un cammi­no che di certo va contro le nostre logiche ma che ci fa scoprire il vero volto di Dio. Il filo rosso che legherà le varie scene sarà il raccon­to della Passione secondo il Vangelo di Luca, è lo stesso racconto che ascolteremo quest’anno durante la messa della Domenica delle Palme.

La Passione Vivente si svolgerà sabato 23 – domenica 24 marzo – martedi 26 marzo a partire dalle ore 18,00 e fino alle ore 22,00. Così come accaduto nella scorsa edizione del Presepe Vivente, ogni 10 minuti si potrà entrare in gruppi di 30 persone accompagnati da una guida che aiuterà il gruppo a visitare le varie scene, tra le quali spiccano per notevole bellezza e intensità di dialoghi l’ultima cena, la notte di Gesù nel Getsemani, il tradimento di Giuda, il processo di Pilato, la Crocifissione, la Pietà e ovviamente la Risurrezione.

Ma queste sono solo alcune delle scene che si potranno visitare, scene tra l’altro totalmente ricostruite nei locali e nel giardino di un’antica distilleria, grazie al lavoro di giovani e sapienti maestri operai ed artigiani. L’intero percorso della passione dura all’incirca 45 minuti, un tempo prezioso nel quale ogni spettatore potrà sentir­si protagonista di questa storia d’ amore e di debolezza che costituisce il pilastro della fede di milioni di credenti. Appuntamento, quindi, a sabato 23, domenica 24 e martedi 26 marzo per “tuffarsi” in una storia che di certo non vi lascerà indifferenti. 

Alessandro Scevola

LIZZANELLO

Per riflettere sulla Passione, doloroso preludio al mistero della Resurrezione di Gesù, i gruppi parrocchiali hanno organizzato venerdì 22 marzo una suggestiva Via Crucis vivente, in collaborazione con l’Associazione “Legio II Augusta”, nata dalla passione dei soci per la cultura romana e intitolata alla gloriosa legio­ne. Ricollegandosi idealmente alle medioevali Sacre Rappresentazioni, la via Crucis di Liz­zanello ha fatto rivivere i momenti salienti de­gli ultimi giorni di Gesù in luoghi diversi del paese, dall’ingresso a Gerusalemme, all’Ul­tima Cena, sul sagrato della Chiesa di San Lorenzo, la cattura nell’Orto del Getsemani, tra gli alberi di piazza Aldo Moro, il processo, davanti al Municipio, la Crocefissione, non casualmente davanti al Monumento dei Caduti e infine il Compianto di Maria, eseguito dal Coro Lauretano al ritorno nella Chiesa Maria SS. Addolorata. I figuranti, in costume, hanno mimato gli eventi narrati da una voce fuori campo. L’iniziativa, pensata come momento del cammino quaresimale, ha attivato l’in­tero paese, diventando motivo di incontro, di scambio e di condivisione e di profonde emozioni. L’organizzazione è avvenuta sotto la guida di don Albino e don Andrea nella scelta dei testi, dei costumi, nell’allestimento scenico dei vari quadri. Un’esperienza sugge­stiva e coinvolgente per vivere consapevol­mente lo spirito della Pasqua.

L.B.

MONTERONI DI LECCE

Da più di 30 anni e precisamente dal 1977 Monteroni vive intensamente i riti della Setti­mana Santa e in particolare quelli del Venerdì Santo.

Questo avviene grazie a più fattori tra i quali: l’impegno della Confraternita che si oc­cupa di organizzare fin nei minimi dettagli la processione dei misteri preoccupandosi, anche durante il resto dell’anno, della cura delle sta­tue, alcune delle quali sono stare restaurate di recente (avendo inoltre ricevuto in dono degli abiti antichi); la collaborazione di vari gruppi teatrali e soprattutto delle tre parrocchie della cittadina che nel corso del tempo hanno reso “viventi” i momenti salienti della passione di Cristo, alcuni anni ripercorrendo tutte le fasi degli ultimi giorni di vita di Gesù, alcuni altri valorizzando solo dei momenti particolari tipo l’ultima cena, il tribunale, la crocifissione, la sepoltura, ecc.. o anche cercando di attualiz­zare il massaggio che Cristo ha voluto darci attraverso la croce.

Una rievocazione che diventa spunto di riflessione sulle sofferenze della vita, sulle difficoltà dei cristiani in una società sempre più lontana dall’annuncio del Vangelo, e sul senso del percorso umano di ognuno di noi.

La Processione dei Misteri è sempre stato uno dei momenti più intensi, profondi, emozio­nanti e suggestivi dei riti pasquali e l’interpre­tazione vivente di quei momenti contribuisce ancor di più a far rivivere intensamente la Passione di Cristo a conclusione di quel cam­mino pasquale che si snoda attraverso le tappe dolorose che portano alla croce, a quella croce abbracciata da Colui che ha dato la vita per la nostra salvezza, per Amore.

Anche quest’anno, quindi, la sera del 29 marzo rivivremo insieme a tutta la comunità di Monteroni la drammaticità della passione di Gesù per poi attendere ancora più intensamen­te la grande gioia della Risurrezione.

Serena Fava

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