Vocazione e via di santità. Festa diocesana delle famiglie: preghiera, testimonianze, musica

Vocazione e via di santità. Festa diocesana delle famiglie: preghiera, testimonianze, musica

articolo ripreso da portalecce

Si è svolta l’altra sera nell’ anfiteatro di Santa Maria della Porta in Lecce la festa delle famiglie: un evento, sollecitato da Papa Francesco a tutte le diocesi in vista dell’Incontro mondiale delle famiglie, previsto a Roma dal 22 al 26 giugno 2022 e trasmesso in diretta da Portalecce (GUARDA).

 

 

 

È stata un’occasione di incontro, di festa, un momento di preghiera, di riflessione grazie ai diversi interventi delle associazioni di volontariato che aiutano le famiglie in difficoltà a rialzarsi – ma anche con una bella testimonianza dei coniugi Cristina Righi e Giorgio Epicoco sul loro cammino di fede, – per contribuire sempre più a rendere la Chiesa di Lecce una famiglia di famiglie, testimoniando la bellezza del vangelo. La serata, promossa dalla diocesi e in particolare dall’Ufficio di pastorale familiare guidato da don Giovanni Serio, è stata presentata da Stefania Della Tomasa e animata dalla musica dei TalitaKum – Taranta migrante.

Il grande San Giovanni Paolo II, parlando della famiglia sosteneva che ogni comunità familiare è chiamata a scoprire e trovare in se stessa «l’appello insopprimibile, che definisce, ad un tempo, la sua dignità e la sua responsabilità: famiglia diventa ciò che sei!».

Costruire il Noi è come edificare una casa ed è un grandissimo investimento. Ogni mattone è necessario perché si unisce a tutti gli altri.

Il Santo Padre Francesco, in suo messaggio rivolto a coppie, genitori, nonni, figli, nipoti, esordisce con queste parole: “Siete il volto luminoso della fede in un tempo di difficoltà e sofferenze”.

La famiglia è “viva”, se unita nella preghiera. È “forte”, quando riscopre la Parola di Dio. È “generosa”, se rimane aperta alla vita, non discrimina e serve i più bisognosi.

Oggi, tuttavia, la famiglia è insidiata da numerosi e gravi problemi, motivo non solo di preoccupazione ma anche di azione attenta e costante a suo favore e mediante essa a favore di tutta la comunità.

La stima e l’impegno della Chiesa riguardo alla famiglia devono essere costanti, non facendo mai mancare la propria sollecitudine. Per diventare un segno vivente di quell’Amoris laetitia che sgorga dal vangelo e che nutre le famiglie, mostrando così il volto luminoso della fede in Gesù Cristo, in un tempo schiacciato da tante difficoltà, sofferenze e nuove povertà.

 

Racconto per immagini di Arturo Caprioli

 

 

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