#ORONZO20. Quarto giorno dell’Undena in cattedrale su Portalecce tv e Telerama (ch 12)

#ORONZO20. Quarto giorno dell’Undena in cattedrale su Portalecce tv e Telerama (ch 12)

articolo ripreso da portalecce

Oggi è il quarto giorno dell’Undena in preparazione alla solennità dei Santi Oronzo, Giusto e Fortunato. Mercoledì della XX settimana delle ferie del Tempo Ordinario.

 

 

Alle 19 la messa vespertina dalla cattedrale nei giorni dell’Undena in preparazione alla solennità dei Santi Oronzo, Giusto e Fortunato, patroni della città e della Chiesa di Lecce, sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook di Portalecce e sul canale 12 del digitale terrestre.

Il vangelo di oggi ci ricorda che “Gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi” (Mt 20,16). Papa Francesco così commentava il versetto all’Angelus del 24 settembre 2017: “Con questa parabola, Gesù vuole aprire i nostri cuori alla logica dell’amore del Padre, che è gratuito e generoso. Si tratta di lasciarsi stupire e affascinare dai «pensieri» e dalle «vie» di Dio che, come ricorda il profeta Isaia, non sono i nostri pensieri e non sono le nostre vie (cfr Is 55,8). I pensieri umani sono spesso segnati da egoismi e tornaconti personali, e i nostri angusti e tortuosi sentieri non sono paragonabili alle ampie e rette strade del Signore. Egli usa misericordia – non dimenticare questo.

Mentre prosegue la striscia quotidiana #AVEORONTI con la breve riflessione di Padre Saverio Zampa, in onda su Portalecce e su Telerama, anche oggi alle 19 la messa dalla cattedrale di Lecce fino ai giorni della festa, per la regia di don Emanuele Tramacere, sarà possibile seguirla anche in streaming e in tv. Stasera presiede l’eucarestia il parroco della cattedrale, mons. Flavio De Pascali.

Restano invariati gli appuntamenti in tv già programmati: il 24 agosto – in assenza della tradizionale processione – i vespri con il messaggio alla città dell’arcivescovo; il 25 agosto la messa con l’offerta dell’olio per i poveri e il 26 agosto mattina alle 11, il solenne pontificale presieduto da mons. Michele Seccia.

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