la croce ‘follia’ di Dio

la croce ‘follia’ di Dio

articolo ripreso da portalecce

Venerdì santo: giorno di contemplazione amorosa. È con questi sentimenti che mons. Michele Seccia ha presieduto la solenne Azione liturgica con l’invito a spostarci idealmente nell’Orto degli ulivi.

 

 

 

A fare da sfondo la proclamazione della Passione secondo l’evangelista Giovanni che evidenzia la grandezza misteriosa di Dio che in Gesù, si offre e il dramma dell’uomo che rifiuta Dio.

Sei tu il Cristo? È la domanda che viene rivolta al Signore. La risposta è visibile nel silenzio di Gesù, attributo più vero dell’amore.

Sí, solo chi ama in modo reale riesce, come Gesù, ad occogliere in ottica obbedienziale,il progetto di Dio per la propria vita.

Da quí il forte richiamo dell’arcivescovo alla sofferenza che ancora oggi Gesú patisce perché oltraggiato, deriso e umiliato nella storia di tanti fratelli etichettati, e privati del loro essere persone.

Di tutto ciò Cristo continua ad aver sete, ad aver voglia di consumarsi, ad aver desiderio di spezzarsi perché ogni uomo abbia vita vera.

Inteso e profondo il sensus ecclesiae del momento celebrativo con la grande preghiera universale, lo svelamento e l’adorazione della croce cui è seguita la comunione eucaristica: sobrietà ed essenzialità che si fondono per condurci a Lui, fonte e culmine della vita cristiana.

 

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