La Chiesa di Lecce si scatta un ‘selfie’. Pronto il nuovo Annuario 2022 della diocesi

La Chiesa di Lecce si scatta un ‘selfie’. Pronto il nuovo Annuario 2022 della diocesi

articolo ripreso da portalecce

Pubblicata la fotografia della Chiesa di Lecce, uno scatto collettivo fatto di nomi, date, numeri e immagini. Oggi, nel corso del ritiro mensile del clero a “Le Sorgenti” sarà presentato ai sacerdoti il nuovo Annuario 2022 dell’arcidiocesi di Lecce.

 

 

 

Nell’Annuario si possono trovare, dunque, tutti i dati della realtà di questa Chiesa particolare. Al suo interno si trovano tutte quelle tessere che compongono un complesso mosaico.

Da quanto risulta nel testo nella diocesi sono presenti nelle quattro vicarie 74 parrocchie e 7 santuari.

La Chiesa di Lecce, guidata da mons. Michele Seccia dal 2 dicembre 2017, ha una lunga storia, che parte da quel San Giusto che la tradizione vuole come discepolo di San Paolo e che avrebbe convertito quel Sant’Oronzo di cui si sta celebrando l’Anno guibilare a duemila anni dalla nascita. Don Adolfo Putignano, in apertura dell’Annuario, traccia sinteticamente qui storia lunga 2 millenni, come a voler contribuire a tracciare questa immagine di una Chiesa che vive e opera in questo territorio salentino.

Mons. Seccia è il 59mo vescovo dal primo pastore di cui si hanno tracce “storiche”, Teodoro Bonsecolo che con l’allora Re Roberto il Guiscardo furono gli artefici della costruzione della prima cattedrale della città sul luogo della sepoltura del santo protettore.

E a proposito di santi legati alla diocesi, sull’Annuario accanto ai santi protettori e a Sant’Irene, troviamo il santo gesuita Bernardino Realino, San Pompilio Maria Pirrotti e San Filippo Smaldone. A loro si aggiungono 3 venerabili (Fra Giuseppe Ghezzi, Luigia Mazzotta e Santina Addolorata De Pascali) e 2 Servi di Dio (don Ugo De Blasi e mons. Nicola Riezzo).

A collaborare con mons. Seccia ci sono 122 sacerdoti (di cui 4 non incardinati in diocesi) con una età media di quasi 59 anni. Folto il numero di diaconi permanenti, ben 33. Per quanto riguarda i religiosi presenti sono 264, di cui 54 religiosi e 210 tra le religiose. Il gruppo di seminaristi, invece, che si stanno formando sono solo 6 sia nel seminario maggiore che in quello minore.

Per quanto riguarda il laicato, ben 29 le aggregazioni laicali presenti hanno il loro coordinamento nella Consulta diocesana; mentre per quanto riguarda le confraternite, legate a rettorie e parrocchie, ne risultano 73 (di cui 15 in città).

Le opere di promozione umana che fanno capo alla Caritas diocesana sono impegnate tra l’accoglienza, il cibo, le mense e punto ristoro; servizi per la salute, l’antiusura e progetti mirati ai Migrantes e il Progetto Policoro.

Tra i servizi alla persona, l’Annuario presenta anche i recapiti telefonici e i riferimenti di realtà come la Comunità Emmanuel, il Centro “Matteo 25” e le attività per sordi presso l’Istituto “San Filippo Smaldone”, o il servizio delle Figlie della carità presso l’ospedale “Vito Fazzi”, o ancora i diversi servizi per gli anziani in 5 centri in diversi comuni della diocesi.

A favore della famiglia e dei giovani le offerte in atto sono tanti accanto a quanto assicurato dal consultorio “La Famiglia”.

Così come risulta abbastanza varia l’offerta culturale della diocesi che ospita l’Istituto superiore di scienze religiose metropolitano e una serie di altre opere culturali come l’Istituto Marcelline e altre 14 realtà, per la quasi totalità legate alla scuola dell’infanzia paritaria.

 

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