Istituito il Registro Diocesano per il Trattamento dei dati
È stato istituito il Registro Diocesano per il Trattamento dei Dati.
Il Registro, nella forma di applicazione telematica, è a disposizione dei Direttori degli Uffici di Curia che hanno relazioni con il pubblico ed è uno strumento obbligatorio regolato dall’art. 19 del Decreto Generale emanato dalla Conferenza Episcopale Italiana, nella 71° Assemblea Generale, svoltasi dal 21 al 24 maggio 2018, in materia di tutela del diritto alla buona fama e alla riservatezza che aggiorna le precedenti norme del 1999, al fine di renderle conformi al regolamento UE sulla protezione dei dati (meglio noto come GDPR).
Tale Decreto Generale trova piena ed esclusiva applicazione in tutte le attività che caratterizzano la vita della Chiesa, tra cui, per esempio la tenuta dei registri canonici; l’attività e le procedure proprie dei Tribunali Ecclesiastici; la pubblicazione di annuari e bollettini; il catechismo e i centri estivi (oratori, GREST, TEE…). Per le attività che di per sé non sono caratteristiche della Chiesa trova, invece, applicazione il GDPR.
Il Registro Diocesano particolare qui presentato, completa il percorso di adeguamento alla normativa canonica e civile vigente prendendo in considerazione i dati personali acquisiti durante le interazioni del popolo di Dio con gli uffici di Curia: Ufficio Matrimoni, Ufficio dei Beni Culturali, Ufficio Amministrativo, Ufficio della Edilizia Religiosa ecc.
Il modello di Registro per le Parrocchie rimane disponibile sulla pagina dell’Ufficio Amministrativo.