Il ritorno del santo sulla colonna/9. Il lungo cammino che ha portato alla statua in bronzo

Il ritorno del santo sulla colonna/9. Il lungo cammino che ha portato alla statua in bronzo

articolo ripreso da portalecce
e scritto da Andrea Pino

La statua di Sant’Oronzo, com’è ormai noto, arrivata a Lecce giovedì scorso, tornerà a svettare in cima alla colonna romana oggi 13 aprile, intorno a mezzogiorno: diretta Facebook e YouTube sulla pagina e sul canale di Portalecce.

 

 

Lo scorso 25 marzo è infatti arrivato l’ultimo indispensabile nullaosta della Soprintendenza in merito alla staticità relativa alla tenuta del sistema colonna-capitello-pulvino-statua che ha permesso poi di poter fissare una data di collocazione della copia dell’opera al posto dell’originale.

Durante una cerimonia pubblica, a partire dalle 12, alla presenza delle autorità civili e dopo la benedizione dell’arcivescovo Michele Seccia, la nuova statua, commissionata dall’amministrazione comunale alla Fonderia Nolana Del Giudice, veglierà quindi dall’alto la piazza dedicata al santo patrono.

Era il 30 gennaio del 2019, quando la settecentesca statua di Sant’Oronzo venne rimossa dalla colonna e portata a terra per proseguire le operazioni di restauro iniziate qualche mese prima. In base alle analisi ed ai pareri scientifici acquisiti in quella fase, lo stato della struttura lignea interna e del rivestimento in rame esterno risultò in condizioni tali da escludere un suo riposizionamento sulla colonna. Un’ulteriore e prolungata esposizione agli agenti atmosferici avrebbe, del resto, causato danni irreparabili all’opera d’arte. La Soprintendenza dette, dunque, il benestare alla realizzazione di una copia ed alla conseguente musealizzazione dell’originale, in un luogo individuato sulla base delle migliori condizioni di conservazione, di comune accordo fra tutti gli enti coinvolti (Comune, Curia e Soprintendenza).

Da subito è stato coinvolto nel progetto il Dipartimento di beni culturali dell’Università del Salento, per capire come realizzare la copia nel rispetto delle prescrizioni fornite dalla Soprintendenza, con quale tecnica e quali materiali. Come riportato dal sito dell’amministrazione comunale, sono state vagliate, in maniera approfondita, diverse ipotesi, tra cui quella di una riproduzione attraverso materiali tecnologici di ultima generazione. Ma le dimensioni dell’opera (alta più di cinque metri) e la sua destinazione all’aperto hanno indotto gli esperti a sconsigliarne l’utilizzo.

Al termine della complessa ricerca, si è scelto allora di produrre una copia in bronzo con la tecnica della fusione a cera persa, sulla base della proposta progettuale presentata dalla Fonderia Nolana Del Giudice, azienda d’eccellenza a livello internazionale, nota per aver realizzato anche la copia della celebre Madonnina del duomo di Milano in scala 1:1, conservata all’interno del museo diocesano del capoluogo lombardo. La realizzazione della copia della statua di Sant’Oronzo ha però richiesto un intero anno di lavoro, rivelandosi alquanto complessa per la straordinaria ricchezza decorativa dei paramenti del martire. Tuttavia, alla fine, l’obiettivo è stato raggiunto anche se, a detta degli osservatori, la copia, per dimensione e forma, non sembrerebbe identica all’originale. Ma di questo parleremo in seguito.

Intanto, in attesa di rivedere il santo benedire la città, è possibile ricordare, attraverso le pagine del periodico di cultura salentina “Lu Lampiune” del 2 Agosto 1987 ciò che avvenne nel precedente, storico, restauro degli anni ’80 (VEDI GALLERY).

 

Foto di copertina di Elena Mastromauro

 

 

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