un altro miracolo di Sant’Oronzo

un altro miracolo di Sant’Oronzo

articolo ripreso da portalecce
e scritto da Andrea Pino

È innegabile che, a partire dall’evento del GIUBILEO ORONZIANO  del 2018, le realtà di Turi e Lecce abbiano intrapreso un cammino di conoscenza reciproca che ha portato ormai le due Chiese locali a riconoscersi pienamente come sorelle.

 

 

 

Da un lato infatti, sono sempre più numerosi i salentini che, incuriositi dalla profondità della devozione turese, nei giorni dell’undena ai santi patroni, si recano nella cittadina delle ciliegie per visitare la sacra GROTTA o sostare in preghiera presso la locale CHIESA MATRICE che custodisce un frammento della reliquia di NONA. D’altro, è bello vedere come i turesi inizino a sentirsi giustamente come “fedeli ad honorem” della Chiesa di Lecce.

L’ultimo attestato di affetto è avvenuto proprio nella solennità dell’Assunta.Grazie all’amatissima Chiesa di Lecce, madre nella fede e sorella nel pellegrinaggio terreno – ha scritto l’arciprete don Giovanni Amodio sulla pagina facebook Parrocchia Chiesa Madre Turi – che sentiamo vicinissima e in comunione profonda nel nome di Sant’Oronzo. Grazie al carissimo arcivescovo Michele, padre ed amico. Il nostro patrono ci benedica dal cielo, benedica i nostri cammini di comunione e di fraternità, il nostro impegno per una carità sempre sincera. Sant’Oronzo proteggi le nostre città!”.

Un legame, quello fra le due comunità cristiane, che parte da lontano. A Turi si ricorda ancora il personale pellegrinaggio compiuto dall’indimenticato mons. Luigi Protopapa e la straordinaria accoglienza a lui riservata da mons. Vito Ingellis. Nel 2003 anche l’arcivescovo Cosmo Francesco Ruppi si recò a Turi per prendere parte ad una serie di studi oronziani. Qualcosa di storico avvenne invece il 20 Agosto 2018 quando mons. Michele Seccia celebrò nella locale matrice una santa messa: per la prima volta in assoluto un arcivescovo di Lecce (quindi un diretto successore di Sant’Oronzo) presiedeva la celebrazione eucaristica nella città dove, secondo la tradizione, il santo aveva celebrato. Da ricordare inoltre anche le presenze dei “nostri” mons. Mauro Carlino, durante le cerimonie del giubileo, e don Michele Giannone, protagonista dell’importante convegno dello scorso anno intitolato LE ROTTE ADRIATICHE DELLA SANTITÀ . In senso inverso sono da segnalare almeno la VISITA dei fedeli turesi al santuario fuori le mura del 2018 e la venuta a Lecce dei ragazzi del CAMMINO DI SANT’ORONZO .

In ogni caso, questa comunione piena fra le due Chiese non è altro che un tassello di uno splendido mosaico ancora da costruire: quello di una sempre maggiore conoscenza e fratellanza fra tutte le realtà che venerano la figura del martire a livello regionale ed oltre.       

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