JUBILAEUM ORONTIANUM LYCIENSE. Anche quest’anno Seccia ‘espone’ Sant’Oronzo dall’episcopio

JUBILAEUM ORONTIANUM LYCIENSE. Anche quest’anno Seccia ‘espone’ Sant’Oronzo dall’episcopio

articolo ripreso da portalecce
e scritto da Andrea Pino

Maestosa, solenne, imponente. Come accade dal 2020, con l’inizio della solenne Undena in preparazione alla solennità dei santi patroni Oronzo, Giusto e Fortunato, l’arcivescovo Michele Seccia – ormai solito a mostrare dalle finestre dell’episcopio (LEGGI) i “tesori della casa” non certamente con scopi esibizionistici ma per richiamare, attraverso le immagini, chiunque entri in piazza ai valori della fede e della devozione – ha voluto esporre anche quest’anno la gigantesca opera in cartapesta, donata dall’autrice, Marcella Donno, al presule due anni fa (LEGGI).

 

 

L’opera, alta circa tre metri, venne donata dalla Donno a mons. Seccia due anni fa per interessamento del presidente del Centro Studi Rudiae, Giovanni Castoro e, idealmente, a tutti i fedeli dell’arcidiocesi. Ma, anche – considerata la consuetudine dell’arcivescovo di offrirla alla visibilità di turisti e visitatori che a migliaia in agosto, ogni giorno, fino a notte fonda, entrano in Piazza Duomo – alla conoscenza e alla devozione di chi, non essendo leccese, si avvicina all’episcopio con un pizzico di curiosità. Da quel 20 agosto, la statua è custodita nella Sala del Trono del Palazzo arcivescovile.

Il Sant’Oronzo di Marcella Donno, allieva dei fratelli Gallucci e dei fratelli Malecore, riprende l’iconografia della statua argentea ottocentesca di Antonio Maccagnani, visibile in cattedrale nei giorni dell’Undena e la cui intronizzazione avverrà quest’anno sabato 20 agosto alle 19 dopo un minuzioso intervento di restauro. Il simulacro modellato dalla Donno raffigura il protomartire pugliese in una posa alquanto ieratica e adorno dei tradizionali paramenti sacri episcopali di foggia tridentina. La testa coronata da un’alta mitria, l’ampio piviale che si schiude mostrando il camice e facendo intravedere la stola, conferiscono all’immagine un aspetto slanciato ed austero. Un’opera, insomma, che da due anni arricchisce il patrimonio iconografico dedicato al santo leccese che tanto sta caratterizzando la tangibile rinascita del culto oronziano, a livello regionale, in corso negli ultimi anni. La celebrazione del Giubileo Oronziano leccese che si chiuderà il prossimo 26 agosto, ne è solo un esempio.

 

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