Domani l’anniversario della Dedicazione della cattedrale. Diretta su Portalecce e Telerama

Domani l’anniversario della Dedicazione della cattedrale. Diretta su Portalecce e Telerama

articolo ripreso da portalecce

Ogni anno, nel calendario proprio diocesano, la guida liturgica riporta al 6 novembre la solennità dell’anniversario della Dedicazione della chiesa cattedrale di Lecce, ricostruita barocca nel 1670 dall’architetto Giuseppe Zimbalo.

 

 

La chiesa cattedrale è il centro della vita liturgica diocesana e riveste una particolare importanza perché in essa è custodita la cattedra, sede propria del vescovo, la quale indica la presidenza, il magistero, il governo e la guida del pastore nei confronti del suo gregge; inoltre, essendo occupata dal successore degli apostoli, è immagine dell’unica vera Chiesa di Cristo.

Il documento conciliare della Riforma liturgica “Sacrosanctum Concilium” recita cosi: “Il vescovo deve essere considerato come il grande sacerdote del suo gregge: da lui deriva e dipende in certo modo la vita dei suoi fedeli in Cristo. Perciò tutti devono dare la più grande importanza alla vita liturgica della diocesi che si svolge intorno al vescovo, principalmente nella chiesa cattedrale, convinti che c’è una speciale manifestazione della Chiesa nella partecipazione piena e attiva di tutto il popolo santo di Dio alle medesime celebrazioni liturgiche, soprattutto alla medesima eucaristia, alla medesima preghiera, al medesimo altare cui presiede il vescovo circondato dai suoi sacerdoti e ministri”(SC, 41).

Per questo la chiesa cattedrale è considerata la chiesa madre della diocesi.

Celebrare l’anniversario della chiesa cattedrale significa rinnovare la nostra consapevolezza che il Signore, attraverso la sua opera svolta nel mistero pasquale, ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo di sua conquista (Prefazio, domenica T.O. I). Con la nostra consacrazione al Signore siamo stati innalzati alla gloria di dichiararci popolo santo, che mediante il battesimo è divenuto tempio dello Spirito Santo.

Domani 6 novembre, quindi, accendendo nuovamente le candele poste innanzi alle croci sul muro perimetrale della cattedrale, in ricordo dell’unzione delle pareti con il sacro crisma, faremo memoria di questo anniversario che deve anche farci comprendere l’importanza del luogo sacro in cui la comunità cristiana, tempio formato da pietre vive, si riunisce per cantare le lodi di Gesù. “La pietra scartata dai costruttori che è divenuta testata d’angolo” (salmo 117).

Domani alle 19, la messa solenne presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia in duomo e aperta al popolo – nel massimo rispetto delle disposizioni e dei protocolli anti-contagio -, al fine di raggiungere nelle case chi non potrà essere presente alla celebrazione, sarà trasmessa in diretta sulla pagina Fb di Portalecce e su Telerama (ch 12).

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