Sono trascorsi 46 anni da quando, a Barletta, la sua città natale, l’arcivescovo Giuseppe Carata impose le mani sul giovane diacono Michele Seccia, generandolo al sacerdozio ministeriale.
Ogni sacerdote, prescelto tra gli uomini, viene istituito per il bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati. Nessuno si può attribuire questo onore se non chi è chiamato da Dio” (Eb. 5, 1.4)
Quest’oggi l’intera comunità presbiterale e diocesana innalza la lode di ringraziamento al Signore per la sua luminosa testimonianza nella nostra Chiesa di Lecce, per un ministero dedicato al servizio dei poveri, degli anziani, dei giovani, dei bambini e di coloro che don Michele incontra quotidianamente sul suo cammino.
Esempio di sacerdote zelante che non si risparmia mai pur di esercitare instancabilmente il suo ministero presbiterale nella piena adesione alla volontà del Signore.
Il Signore che conosce profondamente il cuore degli uomini e in particolare gioie e tribolazioni dei pastori, lo ricompensi come solo lui sa fare. Auguri Eccellenza.
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