Memoria del patrocinio del martire leccese. Le ‘Città Oronziane’ si incontrano a Botrugno

Memoria del patrocinio del martire leccese. Le ‘Città Oronziane’ si incontrano a Botrugno

articolo ripreso da portalecce
e scritto da Andrea Pino

Si preannuncia come una giornata di fondamentale importanza quella di lunedì 20 Febbraio.

 

 

 

Anche quest’anno l’amministrazione comunale di Botrugno, guidata dal sindaco Silvano Macculi, ha coinvolto le Municipalità di Lecce, Andrano, Campi Salentina, Caprarica, Diso, Muro Leccese, Surbo, Vernole, Ostuni e Turi nelle tradizionali celebrazioni per la memoria del patrocinio di Sant’Oronzo. Tali comuni infatti, tutti legati dal comune culto dedicato al protomartire pugliese, hanno dato luogo all’Associazione delle Città Oronziane. Un progetto volto a promuovere itinerari religiosi, culturali e turistici dedicati al santo e che ha avuto proprio in Botrugno il comune capofila. 

Il programma di questa edizione prevede l’accoglienza delle delegazioni alle ore 10,30 presso il palazzo marchesale con la presentazione del sito web dedicato al tema da parte del prof. Renato Di Gregorio e, a seguire, l’inaugurazione della “Fiera delle eccellenze” in collaborazione con l’associazione Casambulanti del Salento con il presidente Francesco Fitto. Presenzierà agli appuntamenti della mattinata anche l’arcivescovo metropolita di Lecce, mons. Michele Seccia. Nel pomeriggio si terrà la solenne celebrazione eucaristica presso la locale chiesa matrice dedicata allo Spirito Santo e la consueta processione per le vie del paese. 

Quest’anno, dopo due anni di pausa forzata a causa della nota emergenza pandemica, riprendiamo con più solennità anche la ricorrenza del patrocinio di Sant’Oronzo” ha dichiarato il sindaco Silvano Macculie, come da tradizione da diversi anni a questa parte, avremo ospiti le municipalità legate al culto ed alla devozione verso il nostro amato santo. Sarà una gioia, in particolare, accogliere l’arcivescovo Michele Seccia. Quello delle Vie Oronziane non è più un sogno ma ormai una concreta realtà operativa dopo la sottoscrizione della convenzione lo scorso anno, vero punto di arrivo di un lungo percorso che si è fatto intensissimo a partire dal 2019. Non posso che ringraziare il parroco don Angelo Pede, il Comitato Festa per la fattiva collaborazione e il dott. Giuseppe Semeraro che, già dal lontano 2004, ha profuso le proprie energie per questo significativo evento“.

La ricorrenza festiva ricorda ciò che accadde in occasione del tremendo terremoto del 20 febbraio 1743. In quel giorno, un sisma con epicentro nel Canale d’Otranto, a soli 50 km dalla costa e con una magnitudo di 7º grado della scala Richter, venne avvertito in tutto il Meridione e provocò un violento tsunami che si abbatté su entrambe le sponde dell’Adriatico. Molti centri della regione subirono ingenti danni ma le città devote al protovescovo appulo, come Lecce e Botrugno, rimasero pressoché indenni. Nacque così la memoria del Patrocinio di Sant’Oronzo fissata appunto per il 20 febbraio e celebrata anche nell’arte locale. L’esempio più notevole è la tela custodita in Santa Croce che mostra il martire benedire dal cielo la città mentre un cartiglio recita in vernacolo: «Foi S. Ronzu ci ni leberau / de lu gra terramotu, ci faciu / a binti de frebaru, tremulau / la cetate nu piezzu, e no cadiu. / Iddu, Iddu de celu la guardau, / e nuddu de la gente nde patiu. / È rande santu! Ma de li santuni / Face razie, e meraculi a migliuni». La riforma liturgica degli anni ʼ70, applicata a livello locale, ha purtroppo condannato quasi all’oblio questa ricorrenza per quanto riguarda il capoluogo salentino ma essa è stata tuttavia conservata proprio a Botrugno.

 

 

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