Il card. Wyszyński è beato. Quella visita a Lecce nel ‘57 per incontrare la comunità polacca

Il card. Wyszyński è beato. Quella visita a Lecce nel ‘57 per incontrare la comunità polacca

articolo ripreso da portalecce

Ieri 12 settembre, a Varsavia, il Prefetto della Congregazione delle cause dei santi, il card. Marcello Semeraro ha proclamato beati due polacchi: il card. Stefan Wyszyński per ben 33 anni primate di Polonia e presidente dei vescovi polacchi nonché legato pontificio nella capitale polacca, e la Madre Elżbieta Róża Czacka, fondatrice della Congregazione di suore francescane ancelle della Croce.

 

 

 

Il card. Wyszynski venne a Lecce nel maggio 1957. Egli, “maestro” di Karol Woityla, era una straordinaria personalità religiosa. Primate di Polonia, Paese sottoposto ad una dittatura totalitaria e atea, Wyszyński seppe tutelare e alimentare il tradizionale attaccamento al cattolicesimo dei polacchi. Ci riuscì, malgrado le autorità comuniste l’avessero costretto per tre anni agli arresti domiciliari (settembre 1953-ottobre 1956) impedendogli qualsiasi contatto con il mondo esterno.

Nonostante tutti i divieti del regime, il 26 agosto del 1956, al santuario mariano di Jasna Góra un milione di polacchi si radunarono assumendo, nell’assoluto silenzio, come proprio il voto a Maria predisposto da Wyszyński nel suo isolamento, e fatto pervenire a Częstochowa grazie all’eroico coraggio di alcuni stretti collaboratori.

Nel dopoguerra molti polacchi, che avevano combattuto nel II Corpo d’Armata, guidato dal mitico generale Wladyslaw Anders, che eroicamente sconfisse i nazisti a Montecassino e liberò poi anche Ancona e Bologna, si fermarono in Italia e misero su famiglia, dato che purtroppo con gli accordi di Yalta la Polonia era stata concessa alla dittatura comunista dell’Unione Sovietica di Stalin. Così veniva nominato, la cosa durò fino agli anni 90, un sacerdote responsabile e guida spirituale per i molti polacchi rimasti in Italia, il quale, dopo Natale e dopo Pasqua, si recava in varie città italiane a celebrare le messe in lingua polacca per i polacchi e le loro famiglie.

Il responsabile della comunità polacca della provincia di Lecce, il compianto Marian Kozerski (il prima a destra nella foto), molto noto a Lecce per aver creato di fronte alla Fontana dell’Armonia l’Ottica Kozerski, di cui si può scorgere ancora oggi l’insegna, chiedeva ogni volta e otteneva per la domenica mattina l’uso dei locali a piano terra del palazzetto dell’Azione cattolica in via Santa Venera e la vicina Chiesa di Santa Teresa. Ci si radunava nei locali di Ac e poi ci si spostava in chiesa per la messa.

Nel maggio 1957, venne in visita alla comunità polacca di Lecce il primate di Polonia Stefan Wyszynski. Chi scrive aveva appena 10 anni. Si fu più numerosi del solito. Il cardinale era molto simpatico, sorridente e carismatico. Nella sua omelia, prima in polacco e poi in italiano, parlò pure delle sue grandi difficoltà con le autorità comuniste polacche. Anche in quell’occasione ci fu da rimanere colpiti dal modo molto intenso in cui i polacchi partecipavano alla messa e dal fatto che cantavano tutti, ed avevano voci molto belle e intonate. Il cardinale si intrattenne molto cordialmente con tutti ,anche con i bambini. Una giornata da ricordare.

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