siate voi stessi augurio di luce

siate voi stessi augurio di luce

articolo ripreso da portalecce

“Cari docenti di religione, per questo Natale 2023, vi auguro di diventare voi stessi un augurio di Natale, un augurio di luce per i vostri alunni e i vostri colleghi”.

 

 

 

“Un augurio è l’espressione del desiderio che alla persona a cui viene rivolto accada qualcosa di bello, e allora augurate loro che i desideri più cari possano realizzarsi, che accada qualcosa che scaldi il cuore, che dia luce e calore, che regali alla vita un colore e una musica carichi di affetti, di pace, e di bellezza”.

È il messaggio finale che don Salvatore Corvino, direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale giovanile, ha rivolto ai docenti di religione cattolica della diocesi di Lecce lunedì scorso nella Cappella del Centro di pastorale e cultura “Giovanni Paolo II” di Lecce, in occasione del momento di spiritualità in preparazione al Natale, opportunità propizia per metterci all’ascolto della Parola di Dio e vivere l’esperienza dell’incontro. 

Don Salvatore ha inviato i numerosi docenti intervenuti ad andare avanti, a ricercare il desiderio di bene, per se stessi e per gli altri: “Andiamo alle radici della possibilità di questo bene. il Signore Dio prende parte alla nostra vita, diventa uno di noi, il bambino Gesù, l’uomo vero. Lui prende le nostre parti. Quelle dello scartato, del debole, del piccolo. Quelle di ciascuno di noi, di tutti. Non ci lascia più da soli, ci sostiene, ci accompagna, ci guida. Si dona. Diventa dono. Lui si fa Natale, Lui si fa dono, Lui assume e realizza ogni desiderio. Lui è garanzia, fonte e meta di ogni augurio. Se metto il mio desidero di bene per chi riceve i miei auguri nel cuore del Signore Gesù, Lui è caparra di ogni mio augurio. Ed è Lui che raggiunge l’altro nel mio augurio, che non è più soltanto una formula consueta, ma diventa parola vera, che sgorga dal cuore”.

E l’augurio non è più nemmeno soltanto parola, ma respiro dell’anima che mette in moto la nostra disponibilità, il nostro cuore e le nostre mani, la nostra fantasia e tutto il nostro desiderio per vedere realizzato il desiderio di bene dei nostri alunni. Il Natale ci invita ad essere luce, a metterci in cammino come i pastori, ad essere dono inconsapevole, per questo più vero.

Il momento di spiritualità è terminato con l’augurio del direttore dell’Ufficio diocesano Irc, don Alessandro Saponaro: “Cari docenti, ciascuno di voi vive l’impegno nella scuola immerso in un continuo vortice di umanità e bellezza, fragilità e forza, è l’universo dei nostri bambini e dei nostri giovani che attendono da noi premura e attenzione, chiedono persone capaci di ascoltare e trasmettere quei valori che rendono straordinaria la nostra umanità”.

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