LETTERA DELL’ARCIVESCOVO AGLI INNAMORATI PER SAN VALENTINO

LETTERA DELL’ARCIVESCOVO AGLI INNAMORATI PER SAN VALENTINO

 Lecce, 14 febbraio 2019

Carissimi Fidanzati, 

oggi è la festa di San Valentino, il custode di chi si ama. Il vescovo di Terni che, secondo alcune fonti, fu decapitato sotto l’imperatore romano Aureliano perché aveva benedetto il sogno d’amore tra una giovane cristiana molto malata e un soldato pagano. Per questo in Italia e in tutto il mondo è venerato come il protettore degli innamorati. 

Ma perché questa festa non sia solo dedicata agli auguri e ai regali ho pensato di scrivervi poche righe e, non potendo consegnarvele di persona, le affido a “Portalecce” e agli altri mezzi di informazione, certo che arriveranno a destinazione. 

Tra le tante cose che farete in questa giornata, vi chiedo solo qualche minuto di pazienza e vi invito a leggere insieme e a riflettere su ciò che il cuore e la fede mi hanno suggerito per voi. 

È ancora in me molto viva la memoria delle numerose coppie di giovani fidanzati che ho accompagnato da parroco ma anche da vescovo verso il matrimonio, scoprendo grazie a loro l’affascinante mistero dell’amore, manifestazione concreta dell’amore di Dio. 

Quanti volti! Quante storie! Esperienze così diverse… eppure accomunate da un’unica verità: l’amore tra un uomo e una donna, iniziato e vissuto non come un’avventura occasionale, ma piuttosto come cammino intrapreso per rispondere ad una vocazione che rivela il senso autentico dell’esistenza e della relazione. 

Ricordatevelo bene: quell’amore – e solo quell’amore – diventerà Sacramento nel matrimonio. In quel momento vi conSacrerete uno all’altro sotto lo sguardo paterno di Dio che, fin dalle origini, fin dalla creazione ha pensato a voi e vi ha voluti insieme: Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò (Gen 1,27). 

E l’Amore Trinitario, Unità nella Trinità del Padre e del Figlio e dello Spirito, indivisibile nel suo essere Amante – Amato – Amore, nel volersi rivelare nella storia non ha esitato a prendere a modello l’amore tra l’uomo e la donna. 

Giusto per comprendere meglio, sarebbe utile al vostro cammino rileggervi le pagine meravigliose del profeta Osea ma soprattutto la poesia del Cantico dei Cantici. Scoprirete con quale trasporto e con quale passione vengono rappresentati l’alleanza tra Dio e il popolo eletto e il patto d’amore con l ’umanità: come un bellissimo rapporto tra due innamorati. 

Carissimi Fidanzati, 

ripensando poi anche alla risposta di Maria di Nazareth, mi convinco sempre più che il tempo del fidanzamento dovrebbe aiutarvi a maturare l’idea dell’amore come vostra vocazione di vita. Sono sicuro che se provaste a raccontarvi l’esperienza dell’innamoramento ripercorrendo, di tanto in tanto, la storia del vostro amore, rimarreste sorpresi per tanti aspetti, pur veri, ma complicati da spiegare con il semplice ragionamento. Certe cose non si possono spiegare e tantomeno comprendere a parole… 

Quante volte a non poche domande non siete capaci che dare un’unica risposta spontanea e sincera: “perché ci vogliamo bene!”. Potrete proteggere e custodire la freschezza, la bellezza e la perenne novità del vostro amore solo se sarete bravi a fare ogni giorno memoria del cammino vocazionale percorso insieme: dal sogno al desiderio, fino alla predilezione reciproca (l’uno per l’altro) e alla decisione. Tappe fondamentali per ogni scelta di vita matura e responsabile. 

Quanta tristezza provo – intercettandoli anche sulla rete – di fronte a modelli di vita che presentano la relazione di coppia solo in termini di contrapposizione, di rivendicazione e di banalizzazione dell’amore, oscurandone i valori autentici e legati alla dignità e all’identità della persona. Retrocedendolo troppo spesso ad un “contratto” a tempo determinato, ad un prodotto a scadenza. 

Cari Fidanzati, 

nel vostro discernimento di coppia, non trascurate mai il “per sempre”: non solo renderebbe non credibile la dichiarazione di amore ma, sarebbe anche un ostacolo insuperabile a celebrare il matrimonio Sacramento. 

“Il ‘per sempre’ – spiegava qualche anno fa Papa Francesco alle coppie riunite in Vaticano nel giorno di San Valentino – non è solo una questione di durata! Un matrimonio non è riuscito solo se dura, ma è importante la sua qualità. Stare insieme e sapersi amare per sempre è la sfida. Mi viene in mente il miracolo della moltiplicazione dei pani: anche per voi, il Signore può moltiplicare il vostro amore e donarvelo fresco e buono ogni giorno. Ne ha una riserva infinita!”. 

Non voglio dilungarmi ancora. Spunti per riflettere (e anche per pregare insieme) oggi e nei prossimi giorni, ve ne ho affidati più di uno ma prima di salutarvi voglio darvi qualche consiglio semplice ma garantito dall’esperienza di tante coppie che conosco e che sono felici pur dovendo spesso affrontare problemi e difficoltà insormontabili. 

I. Chiedetevi, oggi, su quali valori volete fondare la vostra vita di coppia e di famiglia; cercate insieme, magari annotandoli su un foglio, due o tre principi che dovranno caratterizzarla e sui quali, periodicamente, dovrete verificarvi. 

II. Scegliete sempre insieme una frase, un simbolo o anche una canzone che richiamino il programma da voi stilato in vista del matrimonio che celebrerete come Sacramento. 

III. Cercate uno spazio per una sosta periodica essenziale per verificare gli effetti di certi virus tipici del tempo all’interno della coppia: assenza di un dialogo su questioni da affrontare insieme, incomunicabilità, mistificazione dei caratteri, risposte inopportune… 

IV. Concordate e definite, nell’arco della settimana o del mese, sia i momenti specifici di coppia, sia le attività che vi fanno stare bene a livello personale e concedetevi il tempo necessario affinché tutto sia vissuto come un’occasione desiderata e mai percepito come una fuga. 

V. Confrontatevi, in ultimo, anche se ciò è molto importante, su quale rilevanza ha la fede nella vostra vita di coppia, oggi e di famiglia, domani. Come pensate di condividere la vita per continuare a crescere nella meravigliosa avventura di cui Dio vi ha resi protagonisti assoluti? 

Carissimi Fidanzati, 

vi ho scritto ciò che il cuore e la fede mi hanno dettato. Vi affido queste riflessioni con l’augurio di crescere nella conoscenza reciproca alla scuola dell’amore “per sempre e a qualunque costo”. Se ne avrete maturato la convinzione mentre vivete il fidanzamento, raggiungerete la celebrazione del vostro matrimonio nella gioia, dicendo il vostro ‘Sì’ alla persona che avete scelto e che vi sarà accanto, un ‘Sì’ consapevole al progetto di Dio per voi due… La vostra felicità. Certi che Dio vi vuole felici insieme. 

Buon San Valentino, figli miei. Prego per voi e di cuore vi benedico con affetto. 

Lettera_Vescovo_SanValentino

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