la gioia di una comunità grata

la gioia di una comunità grata

articolo ripreso da portalecce

Il prossimo 25 ottobre, mons. Luigi Manca, celebrerà il suo 50.mo anniversario di presbiterato. Fino a quel giorno, Portalecce pubblicherà una serie di riflessioni sul sacerdozio ministeriale raccontando l’esperienza di don Gigi presbitero, parroco e teologo. La messa giubilare sarà presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia alle 19 di mercoledì 25 ottobre, nella matrice di Squinzano.

 

 

È con immensa gioia e profondo senso di gratitudine che la comunità della matrice di Campi Salentina si stringe intorno al “suo” don Gigi lodando il Signore per il dono del sacerdozio da lui ricevuto 50 anni fa!

La gioia e la gratitudine si moltiplicano a motivo del fatto che la metà di questo tempo di grazia, ben 25 anni, sono stati vissuti proprio nella nostra parrocchia dove, arrivato giovanissimo a soli 23 anni, dopo 5 anni da viceparroco ne è diventato parroco per altri 20.

Sappiamo che non è la quantità del tempo o delle cose fatte a determinare la fecondità del ministero, ma la grazia che gratuitamente proviene dal Signore e che attraverso noi presbiteri si diffonde nelle comunità che ci sono affidate. Non si può ignorare, tuttavia, come 25 anni – un quarto di secolo – abbiano lasciato una traccia profonda nella storia di campi Salentina, i cui echi riverberano sino ad oggi. Basta aprire i registri parrocchiali con le centinaia di battesimi celebrati da don Gigi o trovarsi a parlare sul vissuto e sulla storia della comunità che inevitabilmente riaffiorano ricordi di quegli anni meravigliosi trascorsi insieme con lui.

Per restare nel vocabolario accademico che tanto gli è caro, sul suo ministero campiense si potrebbero scrivere fior di “miscellanee”, ma in questa sede occorre fare una sintesi.

E allora, chi è stato don Gigi a Campi?

È stato un discepolo. Come egli stesso scrive, la parrocchia Santa Maria delle Grazie è stata per lui una “palestra di spiritualità e di pastorale”, in cui si è allenato ed è cresciuto come “apostolo” senza mai stancarsi di essere prima di tutto “discepolo”. Con l’umiltà e lo stile sobrio e discreto che lo contraddistinguono, don Gigi – infatti – ha avuto ben chiaro il suo servizio a Dio e alla Chiesa, senza mai mettersi al centro o al primo posto, ma sempre dietro al maestro, a Gesù, che attraverso la predicazione e le tante opere di apostolato ha instancabilmente servito tra la gente, annunciando quella Parola della quale egli per primo (come discepolo appunto) si è nutrito.

È stato un padre. Dai racconti di chi ha condiviso quegli anni con lui, don Gigi a Campi è stato padre nel senso più bello e autentico del termine. Lo è stato nella vicinanza paterna verso tutti, dai più piccoli agli anziani, in modo particolare i tantissimi giovani che ha cresciuto e guidato con amore e zelo apostolico: lo è stato sacramentalmente, generando alla fede nel battesimo, riconciliando i peccati, radunando come una famiglia la comunità attorno alla mensa eucaristica, invocando il dono dello Spirito Santo, assistendo alla nascita di nuove famiglie, accompagnando diversi giovani al sacerdozio ministeriale, confortando gli ammalati e i moribondi.

È stato un maestro. Non solo per la dottrina intellettualmente insegnata, ma soprattutto per la testimonianza amorevolmente trasmessa. Nonostante lo studio e la profonda conoscenza della scrittura e dei padri, don Gigi non ha mai confuso l’ambone con la cattedra, manifestando negli anni di ministero pastorale una straordinaria capacità nel comunicare la Parola in maniera semplice e comprensibile a tutti. Ma ciò che resta nel cuore di ogni campioto, è la sua umanità, semplice e buona, onesta e sincera, di un prete innamorato di Cristo e della Chiesa, che per il Vangelo ha donato tutto sé stesso, per questi 50 anni e – ne siamo certi – per tutti gli altri che ancora verranno.

E allora, caro don Gigi, ti facciamo i nostri migliori auguri prendendo in prestito il titolo del tuo ultimo libro: continua ancora, col tuo ministero, a far sentire la dolcezza del “sapore della fede” che per tanti anni hai fatto gustare a noi qui nella tua Campi! Ti vogliamo bene!

 

 

 

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