IUBILAEUM ORONTIANUM LYCIENSE. La protezione del patrono sui lavoratori: mons. Negro in duomo
articolo ripreso da portalecce
e scritto da Andrea Pino
- Dettagli
- di Michele Giannone
- Categoria: ave oronti
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Come previsto dal calendario delle celebrazioni giubilari oronziane, si è svolto domenica scorsa, il Giubileo della Coldiretti e del mondo del lavoro.
La santa messa, presieduta da mons. Donato Negro, arcivescovo di Otranto e presidente della Conferenza episcopale pugliese e concelebrata dal nostro arcivescovo, da mons. Nicola Macculi, direttore della Caritas di Lecce e Consigliere ecclesiastico nazionale di Coldiretti, dai Domenicani del Santuario della Madonna della Coltura di Parabita e da altri sacerdoti, ha visto la numerosa partecipazione dei dirigenti provinciali della Coldiretti e di esponenti del mondo del lavoro.
Significativo il saluto iniziale dell’arcivescovo Seccia che, per la particolare circostanza, ha invocato la protezione di Sant’Oronzo contro le calamità naturali, specialmente contro la siccità e le alluvioni.
Altrettanto pregnante il pensiero omiletico di mons. Negro il quale, commentando il vangelo della solennità di Cristo Re, ha sottolineato come Sant’Oronzo abbia preferito a costo della vita il Re divino – al quale si era convertito tramite la predicazione di San Giusto – al re umano, cioè il governatore della città, che con tutti i mezzi aveva tentato di distoglierlo dalla sua fede.
Segno concreto di questo giubileo è stata l’offerta di circa cinquanta cesti di frutti della terra destinati alle varie mense Caritas della diocesi di Lecce.
Racconto per immagini di Arturo Caprioli