#INSIEMENONOSTANTE. Da domani in diretta Fb da Lungro riti bizantini della Settimana Santa

Anche i fedeli cattolici di rito orientale del nostro territorio potranno seguire i riti della Settimana Santa a partire dalla domenica delle Palme.

Quest’anno, per l’emergenza Covid-19, la piccola chiesa della parrocchia bizantina di Lecce resta chiusa, ma dalla cattedrale di Lungro, l’Eparca Donato Oliverio, così come a Lecce, l’arcivescovo Michele Seccia, celebrerà tutte le ufficiature (delle quali pubblichiamo QUI SOTTO il programma), che potranno essere seguite sulla pagina Facebook Settimana Santa Eparchia di Lungro 2020.

La liturgia orientale, già dalla domenica delle Palme, celebra un crescendo di avvenimenti e un realizzarsi di profezie che portano a compimento un tempo che si manifesta salvifico per tutti gli uomini. Si rivivono i grandi misteri della Passione volontaria del Salvatore, la sua Discesa agli inferi, il Riposo del sabato e la gloriosa Risurrezione al terzo giorno.  La Chiesa bizantina, attraverso i Sinassari e i testi eucologici (preghiere), ha realizzato un’ottima sintesi delle celebrazioni della Grande Settimana di Gerusalemme, con funzioni liturgiche di straordinaria bellezza.

La sera della Domenica delle Palme, “l’ufficio dello Sposo” mette in evidenza il tema dell’attesa escatologica e della redenzione  imminente. Un percorso di liturgie dense di significati spirituali, di giorno in giorno, prepara i fedeli a partecipare della ricchezza del Grande e Santo Sabato; del riposo fecondo del Signore che, giacendo, celebra le nozze fra il cielo e la terra stracciando la condanna di Adamo e richiamando ogni uomo alla salvezza definitiva.

Non è solo il primogenito a essere risuscitato, ma tutta l’umanità, resa conforme a Cristo e riempita, con la Pasqua, dal suo Spirito vivificante. Nella Pasqua orientale riecheggia in maniera forte e incessante l’inno della Redenzione: “Cristo è risorto dai morti, con la sua morte ha distrutto la morte e a coloro che giacevano nei sepolcri ha donato la vita”. Anche la nostra povera umanità, così colpita dalla tragica epidemia, sarà certamente riscattata da questo messaggio di sicura salvezza.