Giurano i nuovi parroci e i nuovi curiali. Mons. Manca delegato arcivescovile ‘ad omnia’

Giurano i nuovi parroci e i nuovi curiali. Mons. Manca delegato arcivescovile ‘ad omnia’

articolo ripreso da portalecce

Ieri mattina si è svolta nella cappella dell’episcopio l’investitura dei nuovi parroci nominati a giugno. Il rito è stato presieduto dall’arcivescovo Michele Seccia nella memoria liturgica dell’Esaltazione della Croce che ha dato maggior valore al gesto compiuto e ha coinvolto le guide pastorali delle varie comunità parrocchiali della diocesi.

Infatti, il ministero sacerdotale non è altro che sequela della signoria crocifissa e gloriosa del Figlio di Dio, al cui servizio tutti i presbiteri, specialmente coloro in cura d’anime, sono chiamati.

Il giuramento di fedeltà, che i nuovi parroci hanno pronunciato dinanzi a Mons. Seccia, è l’espressione di un impegno che animerà la cura pastorale dei presbiteri designati dal vescovo alla guida delle parrocchie: esercitare il proprio ministero nella fedeltà al Vangelo e alla Chiesa. Per questo, ogni sacerdote presente ha toccato il santo vangelo con le proprie mani. Quasi, a rinnovare l’amicizia stretta con il Signore Gesù nell’ordinazione presbiterale e a lasciarsi guidare sempre di nuovo dalla Parola nel pascere il gregge affidato.

NUOVI PARROCI

Al rito hanno preso parte: mons. Flavio De Pascali, parroco di Maria SS. Assunta in Cattedrale e di Santa Croce in Lecce; mons. Nicola Macculi, parroco di Santa Maria della Porta in Lecce; mons. Carlo Santoro, parroco di San Nicola e Mater Domini in Squinzano; don Antonio Perrone, parroco di Santa Lucia in Lecce; don Antonio Bruno, parroco di Santa Maria della pace in Lecce; don Sandro Quarta, parroco di San Sabino in Lecce; Padre Sebastiano Sabato ofm, parroco di Sant’Antonio a Fulgenzio in Lecce; Padre Salvatore Giardina ofm, parroco di Santa Maria delle Grazie in Squinzano; don Alberto Taurino, parroco di Cavallino; don Francesco Morelli, parroco di Lizzanello; don Riccardo Calabrese, parroco di Sant’Antonio Abate in Carmiano; don Egidio Buttazzo, parroco di Sant’Antonio da Padova in San Cesario di Lecce e don Cosimo Marullo, parroco di Borgagne.

A questi vanno aggiunti anche se non presenti i nuovi amministratori parrocchiali: don Mino Arnesano a Pisignano; don Vittorio Carrozzo a Vanze; don Vanni Bisconti a Maria Regina in Squinzano.

NUOVI UFFICI DI CURIA

Erano presenti anche i sacerdoti chiamati a un nuovo servizio in stretta collaborazione con l’arcivescovo e negli uffici della Curia arcivescovile. Eccoli nel dettaglio:

Mons. Luigi Manca, squinzanese di 69 anni, vicario episcopale per la cultura e direttore dell’Istituto superiore di scienze religiose metropolitano di Lecce assume anche l’Ufficio di Vicario delegato arcivescovile “ad omnia”.

Mons. Nicola Macculi, 59 anni, originario di San Pietro Vernotico, parroco di Santa Maria della Porta in Lecce e già vicario episcopale per pastorale sociale e il lavoro nonché direttore del medesimo ufficio diocesano, assume l’incarico di vicario episcopale per la testimonianza della carità e direttore della Caritas diocesana.

Don Vincenzo Martella, 35 anni, di Surbo, parroco dei Santi Angeli Custodi in San Pietro Vernotico e già direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale familiare, assume l’incarico di cancelliere arcivescovile. Succede a don Simone Renna, chiamato a operare in Vaticano come Officiale presso la Congregazione per il clero.

Mons. Vincenzo Marinaci, squinzanese di 61 anni, arciprete di Trepuzzi e già direttore dell’Ufficio diocesano per i ministeri istituiti, assume l’incarico di delegato arcivescovile per il diaconato permanente.

Don Giovanni Serio, 50 anni, di San Pietro Vernotico, parroco di San Filippo Smaldone in Lecce, assume l’incarico di direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale familiare.

Padre Gianni Capaccioni, della comunità missionaria dei Comboniani di Cavallino, assume l’incarico di direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale dei migranti (Migrantes).

Dott. Antonio Perrone, squinzanese di 33 anni, già consulente economico-amministrativo dell’arcidiocesi, assume l’incarico di direttore dell’Ufficio amministrativo diocesano.

 

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