cuore sensibile, orecchie attente, mente sveglia
articolo ripreso da portalecce
Nella solennità della dedicazione della chiesa parrocchiale di Santa Rosa in Lecce, domenica sera il seminarista Giuseppe Ferraro è stato ammesso tra i candidati al sacramento dell’ordine dall’arcivescovo Michele Seccia.
Inizia adesso il cammino che porterà Giuseppe prima al diaconato e poi alla tappa finale del presbiterato. Durante la solenne celebrazione della sera, Giuseppe ha pronunciato la sua volontà e la sua obbedienza a seguire il cammino che lo condurrà a essere sacerdote per sempre. Ad accompagnarlo di fronte all’arcivescovo c’è stata l’intera comunità di Santa Rosa che ormai da un paio di anni lo ha adottato veramente come un figlio. “Oggi non sei solo” ha affermato Seccia all’inizio della messa, “oggi qui non sei da solo, anche se non c’è la tua famiglia di Palermo, c’è la tua comunità intorno a te che oggi è la tua famiglia”.
Giuseppe è nato a Palermo, ha studiato a Milano e adesso il suo cammino lo ha portato a Lecce studiando al seminario regionale di Molfetta.
“Oggi dirai il primo sì al cammino che ti rimane – ha detto il presule durante l’omelia – oggi non è un punto di arrivo ma un nuovo punto di partenza verso questo sogno che tanto hai desiderato”. “Ricordati però – ha continuato rivolgendosi a Giuseppe – che questa è una chiamata che viene da Dio, ed è a Lui che dovrai rispondere, altrimenti è inutile pensare a cosa farò, cosa diventerò, dove andrò… sono solo parole che rimarranno vuote se non le colmerai con la presenza vera del Signore nella tua vita”.
Poi l’arcivescovo ha indicato a Giuseppe tre “strumenti” da usare in questo prossimo cammino “Un cuore sensibile, orecchie attente e intelligenza sveglia… senza di questo tris il tuo servizio a una comunità e alla Chiesa diventano vani”. Poi il pastore si è rivolto alla comunità di Santa Rosa in festa, ricordando “che non siete qui per Giuseppe, perché invitati da lui a questo momento, siete qui per pregare per e con lui. Accompagnatelo e guidatelo”.
Giuseppe offre ormai da diverso tempo il suo servizio alla comunità di Santa Rosa a cui ormai è affezionato, specialmente, come ha voluto ricordare il parroco don Damiano Madaro, nella mensa della Caritas parrocchiale affiancandosi con generosità ai volontari che quotidianamente accolgono i poveri della città.
Al termine della celebrazione, nel cortile della parrocchia, Giuseppe ha festeggiato questa prima tappa con i suoi compagni di corso, gli educatori del seminario regionale di Molfetta, i seminaristi della diocesi, alcuni sacerdoti della diocesi e i volontari della mensa. Ora, il cammino riprende con la suo fianco la comunità-famiglia di Santa Rosa.
Photogallery di Arturo Caprioli